Secondo i dati pubblicati dall’ISTAT circa l’andamento della vendita al dettaglio per il mese di novembre 2011 (ultimo dato disponibile, elaborato e pubblicato in data odierna), l’Italia vede ancora una volta scendere l’andamento dei consumi e conferma un dato tendenziale destinato a riproporsi anche nei mesi a venire. La diminuzione congiunturale è misurata nell’ordine del -0.3%, ma con andamenti differenziati per le varie categorie merceologiche. E nonostante il calo sia del tutto generalizzato, il comparto informatico sembra subire meno di altri la flessione rilevata.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente il comparto che vede la crisi peggiore è quello degli elettrodomestici, delle radio, delle tv e dei videoregistratori: -9,1% è un colpo importante che fa il paio con il -7,3% registrato da supporti magnetici e strumenti musicali. Sul fronte opposto, invece, si salva il comparto informatico: pc, telecomunicazioni, tablet, telefonia ed altri prodotti similari ne escono con un -1,5% del tutto lusinghiero. L’aria che tira è infatti quella di una forte sfiducia ed i mesi a cavallo tra 2011 e 2012 sono con tutta probabilità i più difficili degli ultimi anni.
Nell’Italia della banda larga in caduta libera il comparto informatico regge: l’avvento degli smartphone e la forza della telefonia sono da sempre traini fondamentali nel nostro paese ed anche in periodo di crisi l’utenza dimostra speciale attaccamento a questo tipo di prodotti. Quando la sfiducia sui mercati farà venir meno la propria morsa, saranno presumibilmente questi i primi segmenti a svettare: serve soltanto una iniezione di fiducia.