L'ITC si pronuncia in favore di Nokia

La US International Trade Commission ha sentenziato in via preliminare che Nokia non infrange i tre brevetti contestati da Qualcomm nel 2006. Grande soddisfazione in casa Nokia mentre Qualcomm intende richiedere una riesamina del verdetto
L'ITC si pronuncia in favore di Nokia
La US International Trade Commission ha sentenziato in via preliminare che Nokia non infrange i tre brevetti contestati da Qualcomm nel 2006. Grande soddisfazione in casa Nokia mentre Qualcomm intende richiedere una riesamina del verdetto

La US International Trade Commission si è pronunciata a favore di Nokia (seppure in via preliminare) in merito alla causa intentata da Qualcomm nel giugno del 2006. Come riportato da Nokia all’interno di un comunicato stampa, il giudice federale Paul J. Luckern ha ritenuto che Nokia non abbia infranto o violato i tre brevetti rivendicati in tale data da Qualcomm, ritenendo inoltre non valido il brevetto numero ‘473. Grande soddisfazione in casa Nokia che ritiene tali accuse solamente un tentativo per forviare l’intera industria delle telecomunicazione, mentre Qualcomm intende presentare una petizione alla Commissione affinchè il verdetto venga riesaminato. «Siamo soddisfatti della decisione del giudice Luckern che reputiamo coerente con i fatti», ha dichiarato Rick Simonson, Chief Financial Officer di Nokia. «La sentenza conferma come credevamo che Qualcomm non possiede i brevetti GSM in questione. Si tratta di un altro tentativo fallito da parte di Qualcomm per ingannare sia Nokia che l’industria delle telecomunicazioni».

La denuncia è partita da Qualcomm nel giugno del 2006, anno in cui la società di telecomunicazioni aveva accusato Nokia di aver infranto sei suoi brevetti (successivamente ridotti a tre). I brevetti rimanenti sono, secondo quanto affermato da Qualcomm, essenziali allo standard GSM. Quest’ultima aveva infatti richiesto che al produttore finlandese fosse impedita l’importazione negli Stati Uniti dei cellulari che infrangono tali brevetti, i quali coprono alcune tecnologie relative al “power control”.

Come si può leggere nel comunicato stampa pubblicato da Qualcomm, la società «intende presentare una petizione alla Commissione per richiedere la riesamina del verdetto». Secondo la società californiana, la Commissione ha preso in considerazione solamente i dispositivi GSM/GPRS/EDGE (che non implementano quindi il WCDMA): «l’azione non prende in considerazione i prodotti di Nokia WCDMA o 3G, il verdetto preliminare non ha quindi tenuto in considerazioni tale tipologia di prodotti».

La sentenza finale è prevista per il 14 aprile 2008.

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