Una svista a dir poco clamorosa potrebbe fermare LittleBigPlanet, quello che a tutti gli effetti era uno dei più attesi videogiochi per il mondo PlayStation in vista del prossimo periodo natalizio. Il gioco avrebbe dovuto uscire in questi giorni, ma il posticipo della data d’esordio è ormai cosa ufficiale e dovuta: un brano musicale contenuto nel gioco, infatti, avrebbe pesantemente minato l’immagine non soltanto del prodotto, ma anche della stessa Sony.
Il brano sotto accusa è “Tapha Niang” e la spiegazione del misfatto è tutta in un post di scuse generali pubblicato direttamente sul blog del sito PlayStation: «Durante il processo di prova della release di LittleBigPlanet, è stato portato alla nostra attenzione il fatto che una delle musiche di sottofondo licenziate da una etichetta musicale per l’uso nel gioco contenesse due espressioni che possono essere trovate nel Corano. Abbiamo preso immediati provvedimenti per rettificare la cosa e ci scusiamo sinceramente per ogni offesa che possiamo aver causato».
La comunicazione si chiude con la notizia del rinvio dell’uscita del gioco: «Distribuiremo LittleBigPlanet sul mercato nel nord America nella settimana del 27 Ottobre. Ci scusiamo per il rinvio e resti assicurato il fatto che faremo il possibile per portarvi LittleBigPlanet il prima possibile». Centinaia di commenti hanno immediatamente animato la discussione ed il sentimento diffuso è quello di incredulità e di incomprensione, come ad allontanare dal mondo fantastico dei videogiochi quelle che sono le problematiche più tediose del mondo reale. La mossa Sony, però, appare quantomeno opportuna, così da salvaguardare il destino di un videogioco che in questi giorni di pre-release aveva già ricevuto importanti consensi dai primi tester, e mettendo inoltre al riparo il marchio PlayStation da polemiche inutili e potenzialmente stucchevoli.
I versi nel mirino sono stati identificati al secondo 18 ed al secondo 27 del brano incriminato: «kollo nafsin tha’iqatol mawt» e «kollo man alaiha fan» risultano blasfemi in quanto musicati, pratica considerata contraria ai dettami della religione Musulmana. In questo “piccolo grande pianeta”, in fondo, non era possibile rimanere insensibili alle istanze religiose potenzialmente offese da un grossolano errore progettuale.
Il rinvio del gioco negli USA è al momento di appena qualche giorno e la vicenda della musica da censurare ha probabilmente regalato a LittleBigPlanet un’eco promozionale ulteriore. In Europa, Medioriente, Australia e Nuova Zelanda il gioco dovrebbe giungere sugli scaffali nei primi giorni di Novembre, giusto in tempo per i primi exploit natalizi.