Una ricerca di Flurry dimostra come l’interesse verso le applicazioni per iPad ha, in brevissimo tempo, messo in secondo piano i rivali Android e BlackBerry. Di tutti i progetti di sviluppo avviati negli ultimi tre mesi, ben il 22% ha coinvolto iPad. La creazione di app per Android è diminuita dal 18% al 10%, mentre BlackBerry scende dal 4% a un misero punto percentuale. L’arrivo di iPad ha anche ridotto l’interesse nei confronti del melafonino: si è assistito, infatti, a un calo dal 78% al 67% nella realizzazione di nuovo software.
L’impareggiabile successo di App Store, divenuto famoso grazie a iPhone e iPod Touch, ancora una volta sbaraglia tutti i competitor, rivelandosi come la scelta di preferenza per i developer.
In realtà, il confronto tra iPad, Android e BlackBerry rischia di apparire un po’ forzato. Se il tablet di Cupertino può ben competere con Android, sistema operativo utilizzato anche da netbook e affini, mal si presta a una comparazione con BlackBerry, azienda notoriamente dedicata allo sviluppo di smartphone. Risulta ovvio, quindi, come iPad e BlackBerry puntino su due settori di mercato diversi e, di conseguenza, su diversi target da parte dei developer.
Allo stesso tempo bisogna riconoscere che, nonostante le differenze fra questi dispositivi, il sistema di distribuzione di App Store garantisce un costante appeal nei confronti degli sviluppatori, i quali possono contare su un bacino d’utenza pressoché infinito. Non stupisce, di conseguenza, come il ritmo di creazione di nuove applicazioni per dispositivi Apple corra a una velocità nettamente superiore rispetto ai principali concorrenti sul mercato.