Quando Nokia acquistò i servizi Navteq la critica si divise in due poli: chi vedeva nell’esborso un impegno eccessivo, immotivato, sbilanciato e rischioso; dall’altra, chi vedeva in questa scelta uno slancio verso il futuro, un modo per saltare avanti di un decennio ed arricchire il gruppo di una nuova ambizione. 8,1 miliardi di dollari: tanto valeva l’operazione nel 2007. Sette anni più tardi, però, la lettura con il senno del poi è più semplice: non solo il gruppo ha costruito parte delle proprie ambizioni mobile sulla qualità dei servizi mappali a disposizione, ma ancor oggi è evidente quanto potenziale ci sia ancora da esplorare.
Here Three Sixty è il nuovo blog di Nokia Here. L’obiettivo è quello di creare un polo aggregativo di informazioni per tutti coloro i quali credono nella localizzazione e nelle opportunità che può offrire soprattutto in sede di sviluppo: il mondo delle app e della geolocalizzazione ha ancor molto da dire in proposito e Nokia intende quindi fare appello ai developer per dimostrare quanto sappia offrire Nokia Here, quanto stia crescendo e quanto possa ancora esprimere in futuro.
Here è uno degli asset che Nokia non ha venduto a Microsoft. Il gruppo intende quindi continuare a costruire il proprio futuro sui servizi mappali, la cui disponibilità per il gruppo di Redmond sarà semplicemente correlata alla cessione di una licenza.
Il blog offre informazioni relative alle opportunità in termini di localizzazione, al futuro delle informazioni per la guida su strada, alle prospettive di innovazione a bordo dei veicoli. Per utenti e per sviluppatori, insomma, mettendo la geolocalizzazione al centro dell’esperienza di chi vive la strada o di chi sfrutta le mappe per il proprio lavoro. Un modo di raccontare le mappe del gruppo, insomma, partendo dal modo in cui andranno ad impattare la vita delle persone.
Il tutto con una curiosità tutta tricolore: il post di presentazione è firmato dall’italiano Pino Bonetti, nel cuore dello sviluppo di Here.