L’odissea degli utenti BlackBerry non trova fine. Il guasto, le rassicurazioni, quindi un nuovo guasto. Nuove rassicurazioni, ma la situazione non trova ancora una soluzione definitiva a distanza di 48 ore dai primi scricchiolii.
Per comprendere cosa stia accadendo occorre andare a ritroso. Occorre partire ora dall’ultima comunicazione ufficiale diramata dall’azienda tramite la pagina dedicata su Facebook: «I ritardi che alcuni di voi stanno ancora riscontrando su messaggistica e navigazione in internet sono stati causati da un guasto ad uno switch fondamentale nell’infrastruttura di RIM. Anche se il sistema è progettato perché in caso di guasto avvenga un failover su uno switch di scorta, in questa occasione il failover non ha funzionato come precedentemente testato. Di conseguenza, si è generato un grosso arretrato di dati che stiamo ora cercando di smaltire per riportare il servizio alla normalità nel più breve tempo possibile. Ci scusiamo per il disagio causato a molti di voi e continueremo a tenervi informati».
RIM, insomma, per la prima volta tenta di dare una spiegazione sull’accaduto, ma tra le righe si legge il caos dovuto ad un incidente a cui con tutta evidenza il gruppo non era preparato. Ed il problema è stato anzitutto a livello di comunicazione: l’azienda non ha notificato l’incidente ed ha lasciato crescere l’incertezza fino a quanto non si è spiegato che la situazione stava per tornare normale. Quando la voce ha iniziato a diffondersi, però, ecco una nuova ricaduta ed la conseguente sovrapposizione dei nuovi allarmi. Nonostante l’azienda abbia rassicurato tutti sull’impegno immediato, a distanza di oltre 48 ore il problema sussiste su gran parte dei terminali e lo scarno comunicato diramato poco riesca a fare per calmare le ire di quanti da ormai due giorni sono privi del servizio per cui hanno pagato.
Servizio, peraltro, notoriamente in mano a professionisti: sono in molti ad essere in queste ore limitati nel proprio business a causa del perseverante black-out dei dispositivi BlackBerry in dotazione e la cosa rischia di configurare per RIM il boomerang definitivo dopo le gravi difficoltà già sperimentate nei mesi passati.
Nelle stesse ore in cui parte dell’azionariato RIM ribadisce la volontà di cedere e monetizzare, il valore del gruppo si affievolisce a causa di una tempesta di proteste che sta circondando il servizio. Ed i titoli di coda ancora non stanno scorrendo.