Anche l’ONU si accoda agli appelli inviati in questi giorni per difendere la sicurezza online degli utenti. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, infatti, l’International Telecommunication Union avrebbe sollecitato tanto il mondo degli affari quanto chi è responsabile di legiferare affinchè si trovi una soluzione al problema passando possibilmente per un metodo coordinato di identificazione a monte delle procedure di accesso ai servizi.
Il problema, secondo l’ITU, è nella quantità di procedure di login a cui l’utenza deve sottoporsi per operare online (con specifico riferimento, soprattutto, alle attività di shopping e pagamento): è inevitabile che, nella selva di account da gestire, l’utente scelga preferibilmente nomi e password facili, ripetuti e, per logica conseguenza, vulnerabili.
«Questo provoca violazioni alla sicurezza, e li lascia vulnerabili a congiure di ladri di identità che sono sempre più numerosi e creativi», così l’ITU sull’argomento, proseguendo poi: «la mancanza di coordinamento nei sistemi di identificazione è fonte di una crescente quantità di inconvenienti cui va posto rapidamente rimedio». Tali dichiarazioni sono state raccolte in occasione dell’ITU Telecom World 2006, evento organizzato ad Hong Kong che si svolgerà da oggi all’8 Dicembre.
La proposta va nella direzione di una gestione coordinata degli account: meno login e sistemi più sicuri, questo il quadro delineato come situazione ideale per il futuro. Per giungere l’obiettivo, l’indicazione è quella di un coordinamento centrale in grado di unire le forze per raggiungere lo scopo. L’invito lanciato ai legislatori ed al mondo degli affari è quello di creare le condizioni affinchè la sicurezza divenga un obiettivo primario. In caso contrario, infatti, il rischio è forte: se l’utenza perde la propria fiducia nello strumento le opportunità promesse dal commercio in rete andranno perdute a grave danno dell’intero sistema.