A cosa serve un indossabile che monitora i livelli di inquinamento nell’aria e del polline che c’è in giro? Semplice: a far stare meglio le persone e a capire come prendersi cura, nel concreto, della propria pelle. Questo almeno è l’obiettivo che si è prefissata L’Oréal, che non è nuova al lancio di prodotti del genere. La francese ha infatti presentato My Skin Track UV, un gadget che va ad aggiungersi al My UV Patch e a UV Sense, entrambi indicati per il tracciamento dei raggi UVA e della quantità di assorbimento solare dell’ambiente circostante.
Realizzato in collaborazione con John Rogers della Northwestern University, uno sviluppatore di fama mondiale nel campo dei wearable, il dispositivo è progettato per fornire una migliore comprensione di quanto siano vulnerabili ai dannosi raggi UVB, non solo durante i mesi estivi ma giorno per giorno. La speranza è che, con questa dose di informazioni, i consumatori possano essere proattivi nell’utilizzare la protezione che più si abbina alle proprie esigenze.
Utilizzando un sensore ad-hoc per le misurazioni, My Skin Track UV comunica le rilevazioni a un’app companion sullo smartphone, che raccoglie non solo l’andamento dei raggi ma monitora anche l’inquinamento, l’umidità e i livelli di polline, da integrare con la piattaforma HealthKit di Apple, in modo da avere un quadro completo e trasparente sulla qualità dell’ambiente che ci circonda. Secondo L’Oréal, la creazione di un dispositivo minimale, da portare con sé senza eccessivo peso, è quanto le persone che tengono alla propria salute chiedono.
La Roche-Posay crede che avere una pelle migliore voglia dire sostenere abitudini salutari. Per questo ci impegniamo a portare i progressi scientifici direttamente ai consumatori, in modo che possano prendere decisioni ben informate su come curare il corpo – sono le parole di Laetitia Toupet, direttore generale globale di La Roche-Posay.
Il dispositivo arriverà a breve, in esclusiva, su Apple Store e nei negozi della Mela dislocati sul territorio.