Il suo nome ricorda uno dei virus più temibili degli ultimi anni, il famigerato LoveLetter. Solo il nome, per fortuna. Il worm Lovegate, che ha iniziato a diffondersi ieri in Asia e in Europa, sembra aver già esaurito la sua spinta propulsiva, in seguito all’azione delle case produttrici di antivirus.
La caratteristica principale di Lovegate è quella di creare nelle macchine infette una porta attraverso la quale è possibile introdursi per attacchi futuri. Quando riesce ad installarsi in un computer, il worm invia una comunicazione a due indirizzi e-mail registrati presso un provider di Pechino; quindi si indirizza automaticamente verso i nominativi presenti nella rubrica della vittima. Il worm è in grado di diffondersi anche attraverso le cartelle di una rete locale.
Se la diffusione del virus sembra sotto controllo, i suoi effetti restano comunque temibili: «L’autore del virus può connettersi ai sistemi infetti e fare tutto ciò che vuole», spiega Joe Hartmann, di TrendMicro. «Rubare informazioni confidenziali, cancellare file o eseguire applicazioni». Finora TrendMicro ha registrate 10 mila copie del virus nel mondo. Lovegate colpisce soltanto gli utenti di Microsoft Outlook Express.