Oltre venti denunce depositate in 10 nazioni diverse: lo scontro tra Apple e Samsung si è tramutata in una vera e propria guerra a livello mondiale combattuta a colpi di brevetti ed accuse. La situazione è divenuta dunque piuttosto ingarbugliata e l’Unione Europea intende fare il punto della situazione per vederci chiaro: il massimo organo del Vecchio Continente ha infatti inviato una richiesta ad entrambe le aziende per conoscere nei dettagli quali siano i capi d’accusa mossi da una parte e dall’altra.
L’obiettivo dell’UE è dunque quello di evitare che la difesa della proprietà intellettuale possa tramutarsi in uno strumento per ridurre la competizione nel settore tecnologico, nel quale gli avvocati hanno rapidamente assunto un ruolo importante tanto quanto quello degli ingegneri che si occupano dello sviluppo di nuove soluzioni. La richiesta nei confronti di Apple e Samsung è firmata dal Commissario UE Joaquin Almunia, il quale ha evidenziato come al momento nessuna delle due aziende abbia risposto in via ufficiale.
«Abbiamo bisogno di fare chiarezza perché i diritti sulla proprietà intellettuale potrebbero essere utilizzati per distorcere la competizione» ha spiegato Almunia, il quale ha tuttavia evidenziato come al momento nessun organo europeo possa esporsi in merito fin quando non saranno disponibili gli elenchi dei brevetti scagliati dalle due società nel corso degli ultimi mesi. L’UE, insomma, intende fare luce affinché la situazione non degeneri e possa coinvolgere un numero crescente di nazioni e dispositivi.
La guerra nel frattempo procede senza soluzione di continuità, con casi aperti presso i tribunali di numerosi paesi nei quali una delle due società ha richiesto il blocco delle vendite dei dispositivi della controparte: un accordo tra le due società sembra più lontano che mai e l’intervento dell’Unione Europea potrebbe rappresentare un primo tentativo di avvicinamento tra due colossi in guerra non soltanto sul piano tecnologico.