«Pubblica e vendi in tutto il mondo»: è così che Lulu.com si presenta all’Italia (lulu.com/it). Ne da annuncio Reuters, presente ad uno degli incontri che il numero uno del gruppo Bob Young (co-fondatore di Red Hat) ha tenuto in un locale milanese per presentare l’avventura italiana della sua community.
«”Credo nel libero mercato”, dice Young a Reuters della sua filosofia, focalizzata ora su Lulu, sito nato nel 2002 che consente ad autori di libri, video o brani musicali di pubblicare e vendere le proprie opere in modo indipendente, restando proprietari dei diritti e decidendo quanto guadagnare su ogni copia venduta, su cui Lulu detiene una piccola percentuale»: Lulu.com permette di pubblicare le proprie creazioni lasciando al sito appena il 20% degli introiti ricavati. Bob Young allontana il confronto con le case discografiche e non se ne mette in competizione: Lulu vuole essere qualcosa di alternativo che va a dar voce ad una massa oggi inascoltata.
Nel frattempo la Lulu Tv è già pronta a farsi sentire nel mercato dei video online ed è ancora una volta un servizio dedicato agli “user-generated content” a far parlare di sè. E non ci sono solo musica o video: Lulu si apre a 360° all’utenza e si propone di vendere libri, calendari, opuscoli, e-book e quant’altro. Copertine, stampa, impaginazione: tutto compreso nel prezzo. È possibile inoltre creare una propria vetrina virtuale o scrivere un comunicato stampa, il tutto mantenendo sempre e comunque la titolarità sul copyright dell’opera.