Il gruppo di cracker LulzSec colpisce ancora e dopo due major dei videogiochi come Sony e Nintendo ed una società sussidiaria dell’FBI, sul finire della scorsa settimana ha preso di mira il sito ufficiale del Senato degli Stati Uniti: un’incursione che è stata confermata oggi dalla portavoce Martina Bradford.
Secondo quanto ha spiegato la stessa Bradford, il gruppo è riuscito ad accedere tramite l’account di un senatore rimasto anonimo, senza però essere capace di trafugare dati sensibili dal portale web, la cui parte maggiormente riservata è protetta da un potente firewall. Questo significa che non dovrebbe essere state rubate informazioni personali di nessun senatore, la cui sicurezza non sarebbe pertanto a rischio. I tecnici informatici del Senato dimostrano dunque di aver realizzato un lavoro ben fatto nella realizzazione del sistema informatico del Senato, che si è rivelato più ostico del previsto per i pirati informatici che ne hanno tentata la forzatura.
«Lo staff del Senato ha evidentemente compiuto un eccellente lavoro in termini di sicurezza», ha dichiarato Chris Wysopal, Chief Technology Officer di Veracode, società che si occupa di sicurezza informatica. «Il fatto che il portale Web fosse configurato ottimamente ha fatto sì che LulzSec non sia riuscito ad andare oltre», ha aggiunto.
Soddisfazione per il lavoro dei tecnici anche dalla portavoce Bradford: «Gli intrusi non hanno avuto accesso alla rete informatica del Senato e sono stati solo in grado di leggere e determinare la struttura delle directory dei file presenti su senate.gov», scrive in una e-mail pubblica. «Il personale specializzato ha localizzato la vulnerabilità sul finire della settimana ed ha immediatamente identificato e risolto il problema».
Questo è l’ultimo di una serie di attacchi informatici che in questo momento sta ripetutamente violentando la sicurezza online, specialmente nell’industria dei videogiochi. Soltanto nelle ultime ore anche la Bethesda Softworks, società di Rockville famosa per la serie di “The Elder Scrolls”, ha dovuto far fronte ad un attacco che ha messo in pericolo username e password di oltre 200.000 giocatori. L’azienda ha però specificato che non sono a rischio i dati relativi alle carte di credito.