Le auto a guida autonoma potranno in futuro trasportare i passeggeri in assoluta sicurezza, grazie ai numerosi sensori integrati. Uno dei più importanti (e costosi) è il LiDAR, acronimo di Light Detection And Ranging, che consente al veicolo di evitare gli ostacoli presenti sulla strada, come alberi, ciclisti e pedoni. Dopo 5 anni di lavoro, una startup californiana (Luminar Technologies) ha realizzato un LiDAR in alta risoluzione che offre prestazioni nettamente superiori ai sensori attualmente sul mercato.
I LiDAR prodotti da Velodyne o Waymo possono individuare oggetti sulla strada ad un distanza compresa tra 35 e 50 metri, quando l’automobile viaggia ad una velocità massima di 40 Km/h. Il tempo di reazione del veicolo è quindi di circa un secondo. Inoltre, i sensori attuali diventano poco affidabili in caso di pioggia o nebbia e se l’oggetto si confonde con lo sfondo, ad esempio se una persona indossa abiti scuri di notte. Il LiDAR di Luminar, invece, può “vedere” fino a 200 metri di distanza, anche se la velocità del veicolo raggiunge i 120 Km/h. Il tempo di reazione aumenta a circa 7 secondi.
L’elevata risoluzione del sensore è stata ottenuta mediate l’invio di milioni di impulsi laser al secondo. Il LiDAR funziona anche in presenza di pioggia, nebbia e polvere, permette di effettuare lo zoom ottico e possiede un campo visivo di 120 gradi. Durante i test effettuati al molo 35 di San Francisco, il sensore ha rilevato correttamente un ciclista che ondeggiava a 100 metri di distanza, un piccione apparso improvvisamente davanti all’automobile e un manichino che indossava abiti scuri.
Il CEO e co-fondatore di Luminar, il 22enne Austin Russell, ha dichiarato che il nuovo sensore ha già attirato l’attenzione di molte case automobilistiche. Diverse aziende hanno infatti manifestato l’interesse di acquistare, a qualsiasi prezzo, tutte le unità che verranno prodotte nei prossimi mesi.