Una videocamera HD di ultima generazione, le lenti giuste, una tempesta di neve che trasforma New York in una superficie lunare, un buon colpo d’occhio: è bastato questo a un videomaker per guadagnarsi da parte dei critici una candidatura da Oscar.
“L’uomo nella tempesta” è il caso multimediale di fine anno e inizio anno nuovo. Tre minuti e 35 secondi di immagini, accompagnate dalle musiche di Trent Reznor prese dalla colonna sonora di “The social network“, sono bastati a Jamie Stuart per far esplodere le visite su YouTube, arrivate a 350mila.
Il video, girato nel Queens, non è che l’ultimo caso di cult attraverso il social network, ma ha il pregio di una qualità che generalmente non c’è negli hype e nei casi di video virali.
Ad esempio, il girato è molto semplice, ma l’ispirazione viene dall’Uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov, capolavoro del cinema futurista. Tanto che il critico cinematografico Rogert Ebert ha dichiarato:
Questo film merita di vincere l’Academy Award per il miglior documentario breve. A causa della sua qualità meravigliosa, del suo omaggio a Dziga Vertov e perché mostra un’abilità tecnica incredibile.
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