Da qualche tempo mi chiedo quale sia l’effettiva utilità di un software antivirus e alla luce di una curiosa frase di Jim Allchin, ex copresidente di Microsoft, che qualche tempo fa disse:
“Mio figlio di sette anni non ha un antivirus installato nel suo PC, eppure io mi sento completamente tranquillo.”
Una profezia in stile Vista secondo Gates?
No, il contesto era diverso. Eppure forse qualcosa di vero c’è in questa ardita affermazione.
Bill Gates infatti nell’affermare che Vista fosse il sistema operativo più sicuro presente sul mercato, stava lanciando il prodotto, stava cercando di dire che il difetto più noto di Windows, nel nuovo nato, sarebbe diventato addirittura un punto di forza.
Jim Allchin, invece… è stato un po’ più “furbo”. Nell’articolo infatti specifica che attivando i Controlli Parentali ha limitato non solo l’utilizzo del PC in termini di ore, ma anche la possibilità di scaricare “robe” da Internet. Come a dire: se non c’è un virus nel CD di installazione di Vista, spero proprio non riesca a infettarsi in altro modo!
Iniziando il post mi sono reso conto che sono anni che l’antivirus non mi segnala nuovi amici. Certo, anche per me vale un po’ quello che Jim ha fatto al PC del figlio. La posta la consulto via web, attento all’affidabilità dei mittenti e dei loro allegati e sono sempre vigile nei download. L’antivirus c’è e non lo rimuoverei certo facilmente, tuttavia sono cambiate le mie esigenze di protezione.
Nel 1994 ogni volta che un amico mi passava un floppy era necessario un C:>fprot a:
attendere un pochino e sentire il responso. Gli aggiornamenti arrivavano di tanto in tanto via floppy, da qualche amico con uno dei primi modem…
Oggi a un antivirus chiediamo di essere leggero, trasparente, invisibile… ma mi chiedo per quanto sarà necessario avere quest’arnese, se col tempo UAC e altre caratteristiche di Vista e future release non renderanno i virus un ricordo del passato. Ovviamente per dare il benvenuto ad altri pericoli…