Dell’articolo al vetriolo di Kara Swisher ne abbiamo parlato. Un pezzo fatto di grandi verità, ma portate in rete con un accento sarcastico che forse gli italiani avrebbero volentieri evitato. Perché noi italiani non siamo cattivi… è che ci disegnano così.
Kara Swisher non ha lesinato colpi: non sappiamo pronunciare “Facebook” e, soprattutto, non usiamo Twitter. Tra le righe: “energumeni!”. Come biasimarla, però. Kara Swisher scrive per All Thing Digital, uno dei nomi candidati ad essere la nuova Bibbia del web dopo il vecchio Wired. respira tecnologia ogni giorno e si è trovata scaraventata ad un convegno dove si parlava di situazioni problematiche e della necessità di cambiare le cose. Kara Swisher non poteva capire. Con un minimo sforzo, però, forse avrebbe potuto provarci:
- Kara Swisher si è lamentata di una nazione al giogo della tv. Non si è forse resa conto del fatto che l’evento a cui ha partecipato è stato sponsorizzato da Mediaset, Publitalia, Rai, Sipra e Sky? Non ha nutrito il sospetto di essere dentro una realtà non propriamente neutra e significativa? Kara Swisher non sbaglia, ma dovrebbe sapere che lei era dentro la situazione che ogni singolo italiano respira quotidianamente: il sistema che ti circonda pone le domande ed offre le risposte. Ma questo Kara Swisher non poteva saperlo.
- Kara Swisher s’è lamentata del fatto che gli italiani non usano Twitter. Forse però non sa che il primo relatore nella lista era Francesco Alberoni, colui il quale solo pochi giorni or sono scriveva sul massimo quotidiano nazionale:
A volte mi domando se a questi adolescenti non farebbe bene un periodo di moratoria, in cui si chiudano loro YouTube, le chat, le discoteche, si limiti l’uso di Internet e dei cellulari per consentire loro di ricominciare a parlare, di riprendere contatto con le altre generazioni, con i giornali e i libri. Una moratoria periodica di due mesi l’anno, una cura disintossicante
Ma questo Kara Swisher non poteva saperlo.
- La ripetitività delle domande relative a Twitter può suonare sospetta. Per cui possiamo suggerire alla Swisher di fare due click. Perchè se non usiamo Twitter, siamo però all’avanguardia nello sperimentare Friendfeed. Ma questo Kara Swisher non poteva saperlo.
- Kara Swisher avrà probabilmente guardato i nomi dei partecipanti all’evento, ma avrà presumibilmente ignorato di essere all’interno di una sorta di piccola festa del paese. Il banchetto era pronto, mentre lei sentiva Maurizio Belpietro e Carlo Rossella (e non sapeva cosa li unisce), Sipra e Publitalia (e non sapeva cosa li divide). Non sapeva che lì dentro tutti conoscevano tutti e tutti avevano a che fare con tutti. Chissà se lo sapeva, mentre faceva le interviste, che stava per dare il microfono al marito della conduttrice dell’evento. Forse no, probabilmente Kara Swisher non poteva saperlo.
- Tutto sommato le critiche di Kara Swisher sono ingenue. Non sa di D’Alia. Non sa di Luca Barbareschi. Non sa di Gabriella Carlucci. Kara Swisher non può sapere, e forse addirittura nemmeno può immaginare.
- Kara Swisher ci bacchetta. Non sapete pronunciare bene “Twitter”? Ahi ahi ahi… Poi però non si accorge che sul proprio post ha riportato il titolo “Tutto cambia, cambiamo tutto?” come “Tutto Cambio, Cambiano Tutto?”. Due errori in 4 parole. Kara Swisher non può e non è tenuta a sapere l’italiano, ma in questo caso bastava copiare.
Kara Swisher certe cose non le poteva sapere. Poteva però risparmiarsi il solito confronto con l’antica Roma. Noi, tutto sommato, potremmo andare negli Stati Uniti e chiedere ai passanti “Lei usa gli SMS?” e poi a tutto diritto vantare una superiorità tecnologica senza pari. Noi, il paese dei telefonini, avanguardisti del 3G, virtuosi dell’SMS, maghi del mobile in attesa di capire Internet.
Noi italiani siamo così, senza mezze misure, un popolo controverso e caleidoscopico, sospesi tra un passato glorioso ed un futuro che non riusciamo ad indirizzare come vorremmo. Siamo complicati, molto più complicati di quanto non lasciamo intendere per faciloneria nostra e altrui.
Ma tutto questo Kara Swisher non poteva saperlo.
Update
E questo è un gran commento. Speriamo Kara Swisher colga il senso e torni in Italia guardandoci con occhi differenti. Penso che possiamo fare l’Italia tutti assieme partendo anche da queste piccole cose. Grazie, Luca.