Dall’1 giugno 2012 tutte le applicazioni su Mac App Store dovranno disporre della funzionalità sandbox e Apple ha appena inviato un messaggio di posta elettronica agli sviluppatori per ricordarlo. Un promemoria, dunque, che possa spingere quei developer che non hanno ancora aggiornato le proprie app a farlo.
Le nuove regole sarebbero dovute entrare in vigore nello scorso novembre, ma Apple ha deciso di rinviarne l’applicazione al primo giugno, così da concedere molto più tempo ai developer per adeguarsi. A ogni modo, in questa data tutte le app che, su Mac App Store, non saranno sandbox, non saranno più fruibili dall’utente, dunque gli sviluppatori sono invitati a rilasciare un aggiornamento che possa soddisfare i requisiti richiesti dalla Mela.
L’uso della sandbox estesa a tutte le applicazioni esistenti su Mac App Store renderà OS X più simile a iOS, ovvero un sistema operativo meno flessibile ma anche più stabile e semplice da usare. Questa iniziativa consente infatti una maggiore sicurezza rispetto agli altri metodi di programmazione utilizzati finora, poiché va ad isolare l’app e a limitarne la possibilità di accedere a vari elementi del sistema operativo, così da rendere più difficile la compromissione del sistema da parte dei malware.
Per Apple, il sandboxing è un ottimo metodo per proteggere il sistema e gli utenti, dunque ha deciso di imporlo agli sviluppatori con rigide barriere del tutto simili a quanto si vede su iOS e sul suo App Store. Sarà perciò un passo probabilmente scomodo, ma che va a limitare su OS X le possibili infezioni da malware.