L’ennesimo esemplare della linea Mac Mini finisce nella lista d’obsolescenza ufficiale di Apple e, nel frattempo, gli utenti continuano a sperare in una nuova release. A partire dallo scorso 30 novembre, infatti, i Mac Mini prodotti nella metà del 2011 sono stati inseriti nel grande archivio dei prodotti a marchio mela non più riparabili: gli utenti potranno continuare a usarli, ma non vi sarà supporto ufficiale per la sostituzione delle componenti.
Ciclicamente Apple inserisce vari dispositivi nella propria lista d’obsolescenza, di solito quando non più aggiornabili alle versioni dei sistemi operativi moderni o, ancora, quando è impossibile per il gruppo rinvenire sul mercato componenti per riparazioni e sostituzioni. Così accade anche per i Mac Mini prodotti a metà del 2011, come svelato da una nota interna ottenuta da MacRumors e consegnata ai partner di Cupertino, i quali non potranno più essere riparati ufficialmente dal gruppo.
Per gli utenti, come già accennato, non vi saranno particolari limitazioni, finché il device rimarrà funzionante e vi sarà la possibilità di aggiornare sistema operativo e software di terze parti. Ed è proprio dalle terze parti che si dovranno rivolgere gli utenti per eventuali guasti, approfittando del sempre fiorente mercato delle componenti usate. L’edizione del 2011, in ogni caso, è stata la prima a essere promossa alle porte Thunderbolt, nonché privata del supporto ottico per CD e DVD.
Si attende ormai da diverso tempo un refresh della linea dei Mac Mini, fermi senza nessun upgrade ormai da parecchio tempo. Sebbene molti analisti abbiano paventato una fine definitiva della linea, in una mail Tim Cook ha di recente confermato l’arrivo di future novità su questo fronte. Nessun dettaglio è però emerso, così come le eventuali tempistiche di lancio e distribuzione. Il periodo più papabile è quello della primavera 2018, in concomitanza con la presentazione dei nuovi iPad, oppure a inizio estate con il tradizionale appuntamento della WWDC.