Solo ieri l’annuncio: è possibile avere un Mac Mini per un mese in prova gratuita. «Siamo così sicuri che amerete il nostro nuovo Mac Mini che ve lo lasciamo in prova per 30 giorni senza rischio. Se deciderete che non lo volete potrete mandarcelo indietro»: così Apple lanciava l’offerta. A distanza di 24 ore la piacevole sorpresa si tramuta in uno spiacevole passo indietro: l’offerta è ritirata, il link non è più raggiungibile e ridireziona le visite verso lo store online. Motivi? Ignoti.
La promozione Apple avrebbe dovuto costituire un amo che, lanciato sul mercato, avrebbe attirato nuovi curiosi a provare il piccolo gioiello di Cupertino. Per due mesi avrebbe dovuto essere accessibile il prestito gratuito del prodotto e l’assenza di qualsivoglia complicazione avrebbe dovuto costituire la maggior promessa di successo per una tale prova promozionale. Se per far conoscere un prodotto la cosa migliore è farlo provare, la strategia sembrava essere azzeccata.
Qualcosa, evidentemente, non ha funzionato. Il ritiro del “test-drive” ha suscitato un certo clamore e l’assenza totale di commenti da parte di Apple ha spiazzato anche il corollario di siti web che gravita attorno alla mela di Jobs. Tra le ipotesi un eccessivo successo dell’operazione tale da superare e scorte a disposizione, ma tale possibilità avrebbe potuto essere sfruttata in altro modo e non certo con un passo indietro che incrina l’immagine aziendale: ipotesi scartata. Secondo altri commenti l’offerta non era neppure quella di un vero test drive ma costituiva un semplice prolungamento dei tempi di recesso in virtù di una maggiore fiducia nei confronti del prodotto.
Prima o poi Apple dovrà motivare la propria scelta e spiegare l’accaduto. Per ora, comunque, niente Mac Mini a gratis.