Non si può dire che la piattaforma Mac abbia mai preso piede fra i gamer. Negli anni passati Apple non hai mai investito largamente su questo fronte e, nel frattempo, le case di produzione non hanno manifestato grande interesse per il porting dei titoli più famosi su OS X e macOS. Un nuovo ottimismo, tuttavia, sarebbe emerso dalla presentazione degli inediti iMac Pro, in arrivo il prossimo dicembre, e dalle grandi potenzialità della loro scheda grafica. Complice anche il supporto alla realtà virtuale, giunta in ritardo rispetto ai competitor, sempre più developer avrebbero manifestato l’intenzione di sviluppare giochi per Mac. È quanto riporta Ars Technica in un lungo intervento, sebbene le tecnologie messe a disposizione da Cupertino potrebbero risultare non sufficientemente mature per confrontarsi con il rivale Windows.
Tra le caratteristiche che più hanno attirato gli sviluppatori gaming, certamente la nuova versione di Metal, con la promessa di un incremento anche del 40% rispetto alle precedenti generazioni. Metal è una tecnologia che permette di rimuovere i colli di bottiglia tra software e hardware, rendendo quindi l’elaborazione grafica più veloce e affidabile. Allo stesso modo, sembra aver stupito l’implementazione che Apple ha voluto fare dei visori per la realtà virtuale, in particolare con l’HTC Vive, grazie anche alle funzioni avanzate di sviluppo in-world. Non è però tutto rose e fiori, quello che accade dalle parti di Cupertino, poiché gli sviluppatori ritengono la distanza con Windows non sia ancora stata colmata.
I sistemi operativi Apple si avvalgono delle API di OpenGL per l’elaborazione di applicativi grafici e, secondo quanto rivelato da Ars Technica, i miglioramenti ottenuti sulle performance non sarebbero ancora in grado di eguagliare le Direct3D di Windows. Ancora, gli stessi developer farebbero ricorso a piattaforme ed engine di terze parti per i loro giochi, eppure molti di questi non sarebbero stati ancora aggiornati per cogliere appieno le potenzialità di Metal. Così ha spiegato Jez Sherlock, direttore tecnico di Aspyr:
Alcuni engine sfortunatamente siedono a metà strada tra OpenGL e Metal. Questo richiede spesso qualche forma di riprogettazione, per garantire un’esperienza ottimale.
Vi è però un elemento di recupero, su cui Apple potrebbe fondare l’esperienza gaming su Mac del futuro: il supporto immediato alle GPU esterne, grazie alla velocità di Thunderbolt 3 e ai kit già distribuiti agli sviluppatori. I primi tester sono rimasti impressi della stabilità del sistema costruito dalla mela morsicata, tanto che non avrebbero rilevato rallentamenti o colli di bottiglia dall’impiego di schede esterne rispetto agli stessi modelli interni montati su classici PC. In questo caso, però, permane il dubbio: quanti utenti finali saranno disposti ad acquistare una scheda aggiuntiva per i loro Mac?
La strada sembra ancora in salita, in definitiva, ma di certo Apple ha compreso come quello del gaming sia un settore non più da ignorare.