Nuove notizie dal fronte dei brevetti Apple: è emerso il progetto di un’interazione 3D con i computer targati Mela, simile a quanto succede per le console Xbox dotate di Kinect. Il brevetto, tuttavia, non sembrerebbe essere un plagio di Microsoft: l’immagine allegata riporta un computer decisamente simile a iMac G4, quindi l’idea potrebbe essere datata, nonostante non sia stata resa nota prima dello scorso agosto.
Il sistema, denominato “Three Dimensional Imaging and Display System“, è stato scovato fra le migliaia di registrazioni avanzate da Cupertino all’US Patent Office, molte delle quali non hanno mai visto un’applicazione reale. Che sia in arrivo, perciò, una guerra all’ultimo brevetto proprio con Redmond?
Similmente a Kinect, l’idea di Apple prevede un dispositivo in grado di captare i movimenti dell’utente davanti allo schermo e di trasformarli in precisi comandi per il computer. Un device, dalle fattezze di una trackpad, analizzerebbe il movimento delle dita dell’utilizzatore in uno spazio 3D, traducendo ogni singola mossa in una gesture comprensibile per il sistema operativo. Per far questo, il dispositivo si avvarrebbe di un sensore agli infrarossi, un sensore al laser, un obiettivo fotografico ad alta velocità di scatto, un elaboratore digitale delle immagini, uno scanner a due assi e un sottosistema per la cattura di specifici segnali audio e video.
Stando a quanto emerso dal brevetto, inoltre, l’obiettivo di Apple è quello di migliorare dei task comuni durante l’uso del computer, come già avviene sulla trackpad multitouch quando si ruota o si inclina un’immagine, oppure nella ricerca dei documenti. Durante la presentazione dell’ultimo MacBook Air, tuttavia, gli ingegneri Apple hanno spiegato come un display multitouch, e di conseguenza qualsiasi ritrovato che obbliga l’utente a mantenere le mani a mezz’aria, risulterebbe molto scomodo da utilizzare rispetto a una trackpad. Per questo motivo, Cupertino ha abbandonato lo sviluppo di questi device e, qualora le dichiarazioni di qualche mese fa non si fossero imbattute in una brusca retromarcia, difficile è sperare che l’interazione 3D abbia mai una traduzione pratica.