Con il nuovo Mac Pro, il desktop professionale presentato da Apple nel corso dell’ultima WWDC, Apple ha voluto finalmente ascoltare le richieste dei suoi utenti: la società è infatti tornata a un design modulare, rispetto al cilindro del 2013, garantendo così la possibilità di upgrade nel tempo. Una componente, però, potrebbe generare grattacapi non da poco ai proprietari del device: l’SSD. Il gruppo di Cupertino ha infatti deciso di ricorrere a connettori proprietari, non attualmente presenti sulle proposte di storage di nessun fornitore noto.
La scoperta proviene da AppleInsider, testata che ha pubblicato una lunga recensione sul nuovo Mac Pro e sulle sue performance. Così come già noto, Apple permette di configurare il desktop in modo abbastanza autonomo sul fronte dello storage, con soluzioni SSD da 256 GB a 4 TB di spazio, a seconda delle proprie esigenze e alla disponibilità di un doppio slot. Trovare degli esemplari al di fuori dei canali ufficiali di Cupertino, tuttavia, potrebbe risultare molto difficile poiché gli SSD targati mela morsicata vedono un connettore proprietario.
A differenza delle soluzioni storage su scheda della concorrenza, i dischi a stato solido voluti dalla società californiana vedono un pinout inedito, mai visto in precedenza. Così come riferisce AppleInsider, di primo acchito la componente potrebbe sembrare un SSD di tipo M.2, tuttavia la distribuzione dei pin risulta leggermente diversa. Lo stesso accade per gli slot mSATA: sebbene le proporzioni di Apple siano simili, vi è una differenza di larghezza sempre dei pin, di conseguenza la scheda non è adatta a questo tipo di alloggiamento. Ancora, AppleInsider esclude le connessioni U.2, mentre gli SSD in questione appaiono del tutto diversi da quelli già inclusi dal gruppo di Apple Park nelle linee MacBook, Mac Mini e iMac.
Sul fronte delle performance, il magazine statunitense ha rilevato velocità tra i 2.5 e i 3.5 GB al secondo, un fatto che potrebbe suggerisce una speciale declinazione voluta da Apple dello standard SSD NVMe.