La brusca frenata del comparto dei PC ha colpito indirettamente anche Apple, seppur in misura nettamente minore rispetto ai colleghi del mondo Windows. Secondo quanto diramato dalle stime di Piper Jaffray per NPD Group, nell’ultimo quarto del 2011 le vendite di Mac sarebbero aumentate del 12% rispetto l’anno precedente, una cifra ben al di sotto alle previsioni del 25% – forse fin troppo ottimistiche – che gli analisti di Wall Street si attendevano da Cupertino.
Le vendite rallentate, che pur sempre segnano una crescita per Apple dove altri competitor hanno invece rilevato una perdita, hanno spinto l’esperto Gene Munster a ridurre di 300.000 unità le attese per il primo trimestre fiscale del 2012, con una diminuzione da 5,2 a 4,9 milioni di Mac distribuiti.
Non è dato sapere con precisione quali siano i motivi del calo di Apple rispetto alle scommesse della borsa, ma di certo si possono avanzare delle ipotesi. Prima fra tutte, la cavalcata del mercato mobile sempre più a discapito delle soluzioni desktop, così come dimostrato da una recente ricerca nel comparto business. I consumatori sarebbero, infatti, sempre più orientati a dedicarsi ai tablet anziché che ai classici computer, sostituendo quest’ultimi con i ben più comodi iPad. Sarà forse per questo motivo che lo stesso Munster ha innalzato le stime per iPhone e iPad di 600.000 unità per la prima parte del 2012, da 30 milioni a 30,6 milioni. La mela, quindi, mangia in parte anche sé stessa recuperando nel mobile quel che perde nella produzione tradizionale.
Segue, poi, la mancata presentazione di nuovi modelli di laptop e desktop a ridosso con le feste natalizie. L’ultimo aggiornamento di MacBook Air, ad esempio, risale allo scorso ottobre, mentre nessuna novità dell’ultim’ora è arrivata per MacBook Pro, iMac e Mac Mini. Proprio a ridosso con dicembre si sono inoltre moltiplicate le indiscrezioni su un possibile rilascio del nuovo Mac Pro, o della sua definitiva eliminazione, rumor che tuttavia hanno disatteso le aspettative. Parte degli utenti affezionati alla mela morsicata, perciò, potrebbe aver procrastinato gli acquisti in attesa di accaparrarsi il modello più recente dei computer di Apple.
Infine, c’è chi ipotizza che anche per Apple sia giunto il momento di fare i conti con la crisi economica. Cupertino ha navigato in acque tranquille anche quando i competitor sono stati costretti a lanciarsi in mare armati di salvagente, con una crescita costante in controtendenza con la situazione finanziaria globale. Ma se Apple non sente le pressioni della crisi, di certo le percepiscono i consumatori con portafogli più leggeri.