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Ne girano parecchi in rete. Sono video comparativi tra Mac e PC, in cui spicca un forte dose di ironia che mette alle strette i tanti difetti e astrusità dei PC (tradotto Windows) rispetto alla dinamicità dell’offerta Mac (tradotto Apple).
A prima vista non sembrano spot “commissionati” dalla casa della Mela (morsicata); e pensare che i video fanno parte della campagna Get a Mac organizzata dalla stessa Apple!
È difficilmente ipotizzabile un mondo in cui i Mac prevalgano in numero sui PC (non avrebbe molto senso): dunque a che scopo organizzare una campagna pubblicitaria tipicamente “viral”, sapendo benissimo che i propri prodotti puntano a consumatori con determinati skill, piuttosto che all’impiegato medio che scarica la posta e tuttalpiù fa un grafico con Excel?
Eppure, brandizzare questi video non pare un’idea sbagliata dal punto di vista del marketing: sono divertenti, fanno parlare del marchio e ne diffondono un’immagine originale. Inoltre danno inizio a discussioni e confronti come è successo su Webnews due volte.