Si parla ormai da tempo della possibile introduzione, in un futuro non troppo lontano, di un MacBook dotato di chipset ARM. Apple non ha mai confermato questa indiscrezione, tuttavia oggi arrivano delle novità importanti dall’Asia, così come riportato da DigiTimes: il gruppo di Cupertino, infatti, potrebbe essersi affidato a Pegatron per la produzione. E c’è anche un nome identificativo per il modello, “Star”, riconosciuto con il codice N84.
Al momento l’affidabilità di questo rumor non è nota, anche perché non sono mai giunti dettagli prima dai distretti produttivi asiatici, sebbene la notizia venga discussa da diverso tempo. Proprio per questa ragione, non è dato sapere se questo MacBook ARM sia destinato ai consumatori finali o, in alternativa, si tratti unicamente di un prodotto per uso interno in quel di Cupertino.
Secondo quanto riferito da DigiTimes, l’indiscrezione sarebbe connessa all’aumento del profitto per Pegatron, società di Taiwan, cresciuto nel primo quarto del 2018 del 50%. Il miglioramento potrebbe essere proprio relativo agli ordini di Apple per l’assemblaggio del nuovo MacBook, di cui la testata asiatica ne conferma un motore su base ARM.
Non tutti gli analisti sembrano essere però d’accordo, poiché molti ritengono che il nuovo laptop, probabilmente sempre da 13 pollici, veda in realtà un classico processore Intel, almeno per le release attese entro fine anno. Ming-Chi Kuo di KGI Securities, analista sempre molto affidabile sul fronte della mela morsicata, qualche tempo fa aveva infatti confermato l’arrivo di un nuovo MacBook entro la fine dell’anno, senza però indicare nessuna novità sul cambio del chipset.
La scelta di ARM potrebbe risultare vincente per il gruppo californiano, in ogni caso, poiché non solo potrebbe garantire consumi energetici più ridotti e una maggiore autonomia della batteria, ma offrirebbe la possibilità alla società di progettare processori praticamente proprietari, così come già succede per l’universo iOS. Le prime informazioni potrebbero giungere in concomitanza con la WWDC 2018: non resta che attendere, di conseguenza, solo pochi giorni.