I MacBook Pro con Display Retina sarebbero in grado di gestire risoluzioni 4K da 60 HZ per monitor esterni, ma OS X Mavericks non permette di sfruttarne appieno le potenzialità. È quanto emerge da alcune analisi condotte dal sito francese Mac4Ever, nel testare le porte Thunderbolt 2 in ambiente Windows.
La redazione della testata d’oltralpe ha collegato a un MacBook Pro con Display Retina di ultima generazione, ovvero quelli lanciati qualche mese fa, uno schermo Sharp PN-K321 con risoluzione a 4K, pari a 3.840×2.160 pixel. Sotto OS X Mavericks si raggiunge una frequenza d’aggiornamento massima di 30 Hz, mentre con Windows 8.1 installato con BootCamp si arriva tranquillamente ai 60 Hz. Perché questa differenza e quali sono le conseguenze?
Sebbene per visualizzare un filmato o un DVD i 30 Hz di Mavericks siano sufficienti, nello scrolling delle pagine o nel gaming si tratta di frequenze del tutto inaccettabili: si verificano scatti visivi, deformazioni, tempi d’attesa troppo alti per la risposta di quanto mostrato a video. Con 60 Hz tutte queste problematiche vengono risolte, ma solo se si decidesse di abbandonare OS X.
A quanto pare la problematica è connessa all’errata gestione delle porte Thunderbolt, quelle a cui è collegato il monitor per godere di una risoluzione così alta, anziché la normale uscita HDMI. Lo streaming video a 4K e a 30 Hz richiede 8 Gbps di dati, garantiti dall’ampiezza di banda di 10 Gbps del singolo canale Thunderbolt. Lo streaming a 60 Hz richiede invece Thunderbolt 2 che, con il sistema Multi-Stream Transport (MST), consente di separare l’immagine in due canali da 1.920×2.160 pixel, poi ricomposti dalla scheda grafica. Gli ultimi driver NVidia per Windows permettono di raggiungere agilmente questo scopo, quelli installati di default su Mavericks invece ancora non supportano questa funzione.
Fortunatamente non si tratta di una questione che peserà molto sulle necessità degli utenti, non solo perché gli schermi 4K in circolazione non sono molti, ma anche perché basterà un upgrade da parte di Apple per eliminare qualsiasi incompatibilità. Quando l’aggiornamento sarà disponibile non è dato sapere, nel frattempo gli utenti esigenti dovranno accontentarsi di Windows 8.1.