A pochi giorni dalla disponibilità delle prime beta pubbliche di iOS 11 e tvOS 11, Apple pubblica anche l’iniziale versione di macOS High Sierra liberamente scaricabile. Il sistema operativo per laptop e desktop targati mela morsicata, rappresenta la normale evoluzione del precedente Sierra, pur portando importanti novità quali un nuovo file system e il supporto a formati video e fotografici particolarmente performanti.
Il nuovo macOS High Sierra è stato presentato in occasione della WWDC 2017 e, sin dal 5 giugno, è stato reso disponibile agli sviluppatori a scopo di testing. Ora arriva invece la prima beta aperta al pubblico, per gli utenti che volessero vagliarne le qualità prima della release finale attesa in autunno.
Per il download del pacchetto d’aggiornamento è necessario iscriversi all’Apple Beta Software Program, fornendo un Apple ID valido. È sufficiente lo stesso account che si usa per altri comuni servizi targati mela morsicata, come iCloud, App Store, iTunes Store e molti altri. Dopo aver scaricato l’aggiornamento, seguendo le istruzioni di download da Mac App Store fornite, sarà possibile procedere all’installazione come di consueto. Va però sottolineato come, trattandosi di una versione non ancora finale, potrebbero verificarsi instabilità o presentarsi bug vari: è quindi consigliato provare macOS High Sierra su un computer secondario o, ancora, su una nuova partizione da affiancare a quella primaria. In ogni caso, inevitabile sarà un backup cautelativo dei propri dati.
Così come già annunciato, il nuovo sistema operativo introduce il file system APFS, già incontrato su iOS: l’innovazione dovrebbe rendere più veloce la gestione dei documenti, ad esempio lo spostamento o la copia di file da una cartella all’altra, così come aumentare sensibilmente le performance del proprio Mac. Ancora, Apple ha introdotto anche la compatibilità con l’High Efficiency Video Encoding, ovvero HEVC, per video ad alta risoluzione, qualità elevata e spazio di compressione su disco ridotto. Sono previste innovazioni anche in Safari, ad esempio con la possibilità di bloccare la riproduzione automatica di video nelle pagine web nonché l’esclusione del tracking dalle terze parti, ma anche piccoli miglioramenti in iMessage, iCloud, Mail e molto altro.