Macromedia, il futuro passa anche per Linux

Dall'apertura a Linux alle modifiche di Flash Player; dalle novità di Flex alle facoltà offerte da Breeze: Kevin Lynch, Chief Software Architect Macromedia, presenta i piani futuri del gruppo in occasione di FlashForward e il Flash Film Festival
Macromedia, il futuro passa anche per Linux
Dall'apertura a Linux alle modifiche di Flash Player; dalle novità di Flex alle facoltà offerte da Breeze: Kevin Lynch, Chief Software Architect Macromedia, presenta i piani futuri del gruppo in occasione di FlashForward e il Flash Film Festival

Kevin Lynch, Chief Software Architect del gruppo Macromedia, approfitta di due grandi manifestazioni quali FlashForward e il Flash Film Festival per fare il punto della situazione e tracciare il futuro percorso del gruppo chiarendo quanto programmato dai piani dirigenziali.

La prima grande novità, sia pur se ancor povera nei dettagli, è il prossimo matrimonio tra Flash e il mondo Linux: non si tratta solo di un’apertura ad un nuovo mercato, ma una vera e propria scommessa sul futuro salutata con favore dalla comunità Open Source. Si prevedono inoltre variazioni per Flash Player: oltre al tentativo di estendere la base dei tecnici sfruttanti tale tecnologia, l’obiettivo è quello di innalzare considerevolmente le performance dell’applicativo.

Grande fiducia viene riposta in quello che viene denominato Macromedia Flex, ossia un nuovo strumento lato server in grado di potenziare considerevolmente le possibilità (in termini di design ed interattività) in mano agli sviluppatori. La prima release di Flex Server è prevista per il 2005. Un anno prima dovrebbero arrivare gli update per Flash MX e Central.

Lynch si occupa inoltre di Macromedia Breeze. Il dispositivo rientra nell’ambito del web-conferencing, offrendo un’ampia possibilità di condivisione e presentazione (basata su Powerpoint). Una sorpresa per i primi 500 iscritti: nessun costo invece degli 84$ previsti a tutt’oggi per la licenza mensile. L’ultimo annuncio riguarda la tecnologia “Brady“: ciò che Dreamweaver rappresenta per l’HTML, in pratica Brady intende esserlo per l’XML.

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