Nelle stesse ore in cui Eni ospitava la presentazione del World Energy Outlook 2017 con il ministro Calenda a sottolineare l’importante intesa tra aziende e istituzioni nel mondo dell’energia, sia il ministro che il cane a sei zampe inauguravano la Maker Faire 2017 (European Edition) alla ricerca di nuove idee e nuovi impulsi da riversare sul settore. Il “maker movement” è infatti una realtà che si annida all’interno di una precisa filosofia: è venuto il momento di rimettere mano alla creatività ed al coraggio di investire, poiché il mondo è alla vigilia di nuovi importanti cambiamenti rivelando opportunità dietro ogni singolo problema.
La Maker Faire 2017 è iniziata venerdì 1 dicembre presso Fiera di Roma e rimane aperta al pubblico per tre giorni consecutivi. L’obiettivo è quello di chiamare a raccolta «appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, studenti, chef, artigiani 2.0, insomma tutti coloro che creano e stupiscono con la forza delle proprie idee». L’obiettivo è quello di solleticare curiosità e creatività, affinché dai giovani di oggi possano scaturire le soluzioni di domani. Dal movimento “maker” si spera infatti di trovare quelle energie che hanno la forza di sbloccare un nuovo modo di affrontare i problemi che il futuro lascerà emergere, identificando nella tecnologia il grande calderone di strumenti dai quali attingere.
I makers, oggi, vengono identificati come un vero e proprio movimento culturale dalle enormi potenzialità sul piano dello sviluppo sociale e economico, grazie alla loro capacità di esplorare nuove strade o semplicemente di percorrere in modo “moderno” quelle esistenti .
Eni alla Maker Faire: l’energia delle nuove idee
Eni ha portato alla Maker Faire (di cui anche quest’anno è main sponsor) uno spazio espositivo «che mostra al pubblico della fiera l’applicazione di tecnologie digitali innovative per l’addestramento del personale e le loro possibili evoluzioni nell’ambito di salute e sicurezza dei lavoratori e per la gestione impianti». Due le soluzioni presentate:
- OTS – Operator Training Simulator: «questo sistema è già oggi disponibile in Eni e permette di addestrare gli operatori d’impianto in maniera immersiva e collaborativa. Le persone indossano caschetti 3D ad alta risoluzione che simulano il contesto industriale per apprendere le procedure operative di gestione degli impianti e delle eventuali situazioni critiche»;
- Augmented Health and Safety (Salute e Sicurezza Aumentate): uno spazio mostra le possibili evoluzioni future sull’innovazione tecnologica e la digitalizzazione in ambito salute e sicurezza dei lavoratori, mediante la presentazione di alcuni prototipi realizzati in collaborazione con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), nell’ambito del progetto “Augmented Health and Safety” Eni-MIT Design Lab, parte della più ampia MIT Energy Initiative (MITEI)».
Il gruppo scommette da tempo su questo ambito poiché consente di migliorare e rendere più efficiente il lavoro in condizioni estreme, in luoghi e remoti ed ogni condizione occorrano informazioni continue per monitoraggio e capacità di intervenire con rapidità. La tecnologia indossabile, vista come vera e propria estensione delle capacità analitiche dell’uomo, è dunque il miglior compendio, a patto che la progettazione possa seguire le necessità del lavoratore e le tecnologie possano assolvere al compito prestabilito a livello progettuale.
La Maker Faire è il luogo che il cane a sei zampe ha scelto per presentare la propria idea di “maker”: i 4 prototipi portati in fiera (Glove, Suit, Helmet e Drone) sono descritti ai visitatori e potrebbero essere uno stimolo per altre aziende che, alle prese con il medesimo tipo di problematiche, possano mettere idee ulteriori a fattor comune per ampliare ulteriormente le capacità dell’uomo, del lavoratore e dell’azienda.