A Maker Faire Rome 2018 si parla anche di intelligenza artificiale sempre più presente nella vita di tutti i giorni ed, in particolare, della sua relazione con la creatività. Tra gli esempi più interessanti che mostrano le potenzialità di questa tecnologia, l’app Musi-co, AI generative music che permette di esplorare il mondo della musica creando composizioni uniche, utilizzando diversi strumenti e generi musicali. Uno strumento che permette di superare la creatività umana con sound sempre nuovi. Un progetto presentato da Lorenzo Brusci.
Sul palco poi Marco Gori, Professore di Computer Science – Università di Siena, che ha mostrato come l’intelligenza artificiale possa essere creativa in più ambiti e riuscire ad interfacciarsi anche con la creatività umana. Ma la soluzione più interessante che mischia intelligenza artificiale e creatività è A-MINT (Artificial Musical Intelligence), un progetto creato con l’Università di Roma Tre, di Alex Braga. Trattasi di un’intelligenza artificiale che permette di “craccare” l’improvvisazione degli artisti. Un progetto innovativo e 100% italiano. A-MINT altro non è che “the new organic soul of electronic music”.
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È, dunque, di un algoritmo che decodifica, in tempo reale, il codice di improvvisazione di qualsiasi musicista dopo una manciata di note e permette di creare infinite tracce alternative che improvvisano senza problemi melodie e armonie.
Intelligenza artificiale che permette di salire su un palco senza alcuna base o traccia, improvvisando e di consentire duetti con ogni possibile musicista anche grazie alla particolarità di poter avere a disposizione infiniti strumenti ed orchestrali.
Per dimostrare le grandi potenzialità di questa intelligenza artificiale che riesce ad essere creativa come un vero musicista, il duetto organizzato con il pianista e compositore Francesco Tristano.