Maker Faire Rome 2018 è giunta alla sesta edizione. La fiera dell’innovazione e delle idee si è evoluta moltissimo nel corso degli anni ed ha ampliato i suoi orizzonti. L’apertura è stata data dal papà della fiera, Massimo Banzi, noto anche per essere papà di Arduino. Banzi ha raccontato di come il mondo dei maker sia cambiato e di come sia importante per il futuro. Il tema della Industry 4.0 è uno dei baricentri della fiera. Massimo Banzi ha evidenziato come questo settore abbia molto bisogno dei maker perché possono trasformare tecnologie complesse in tecnologie accessibili a tutte le realtà, soprattutto alle più piccole.
Grazie ai maker, per esempio, le PMI potranno accedere alle grandi tecnologie. Banzi ha evidenziato anche il ruolo della formazione. Giusto formare i ragazzi alle tecnologie STEM ma è altrettanto giusto iniziare a pensare a formare anche i 50enni. Necessario, dunque, trasformare le tecnologie più complesse in qualcosa di più semplice per renderle accessibili a tutti. Non solo Industry 4.0 ma anche Internet of Things e Fabrication. A Maker Faire Rome 2018 è stata presentata Emilia 4, l’auto che si è aggiudicata l’American Solar Challenge nella categoria Cruiser.
Una gara di ben 1700 miglia la cui sfida principale era quella di arrivare al traguardo senza mai ricaricare grazie all’utilizzo di pannelli solari. Una vittoria che ha dimostrato che l’Italia sa lavorare bene anche sulle auto elettriche.
Presente anche Limix con il progetto Talking Hands, vincitore del Maker Faire “R.O.M.E. Prize” 2016. Trattasi di uno speciale guanto smart in grado di tradurre il linguaggio dei segni in parole reali. Presenti anche Arrow Electronics Italia che sostiene le realtà innovative e Bridgestone che sta sviluppando pneumatici connessi per la mobilità del futuro.