Malware su Android, 5.000 scoperti da gennaio

In considerevole aumento il numero di malware per Android: da gennaio a marzo Trend Micro ne ha trovati 5.000 nuovi nelle applicazioni.
Malware su Android, 5.000 scoperti da gennaio
In considerevole aumento il numero di malware per Android: da gennaio a marzo Trend Micro ne ha trovati 5.000 nuovi nelle applicazioni.

I malware che colpiscono i dispositivi con cuore Android vanno moltiplicandosi: a fine 2011, gli esperti di sicurezza avevano stimato che nel corso del 2012 le app con codice malevolo sarebbero aumentate esponenzialmente, e in effetti le previsioni sembra si stiano avverando. Secondo quanto diramato da Trend Micro, nei primi tre mesi del 2012 sarebbero state trovate 5.000 applicazioni infette.

Dati per nulla rassicuranti dunque, per i consumatori che possiedono uno smartphone o un tablet Android, ma comunque numeri piuttosto prevedibili per una serie di fattori. Innanzitutto, le vendite dei device con il sistema operativo di Google sono in continuo aumento, di conseguenza vi è una più alta percentuale di utenti che navigano sul Web e pertanto i cybercriminali ne approfittano per trarre vantaggio dalla situazione.

Nei primi tre mesi del 2012 sono stati avvistati su Google Play dei malware realizzati in modo da catturare l’attenzione dell’utenza: uno era inserito dentro un clone di Temple Run, un gioco dal gameplay semplice ma molto interessante nel panorama mobile, un altro è stato addirittura in un falso Google Play di origine russa, mentre il terzo, denominato Plancton, è stato incorporato in varie app per Android. Inoltre ricordiamo quello avvistato di recente che ha sfruttato l’immensa popolarità di Instagram.

Come sottolinea Trend Micro, la condivisione di notizie, informazioni e quant’altro sia considerato utile per gli utenti, vero e proprio punto di forza del Web 2.0, non fa altro che aumentare significativamente la diffusione dei malware. Inoltre, c’è da dire che moltissimi consumatori non sembrano informati a dovere sui rischi che corrono navigando su siti Web non sicuri, oppure installando applicazioni da fonti sospette.

Secondo la fonte il popolo Android non fa caso a queste cose ed è più propenso a rivelare online le proprie informazioni personali (soprattutto gli utenti più anziani) e pertanto il social engineering viene utilizzato sempre più da hacker e cracker. Ecco perché v’è una grande e costante crescita dei malware su Android.

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