Continuano senza sosta i rumor sul futuro delle Mappe targate Apple, dopo le accese polemiche per il loro funzionamento poco affidabile, sfociate in una pubblica accusa in quel dell’Australia. Nelle scorse settimane si è molto parlato del ruolo di Eddy Cue per il rinnovamento della cartografia di Cupertino a seguito della rimozione dal progetto di Scott Forstall, con il possibile interessamento verso società e servizi terzi di localizzazione.
Alla possibile collaborazione con Foursquare, la stampa specializzata ha accostato l’acquisizione di Waze, il colosso della cartografia crowdsourcing, ovvero basata sul feedback degli utenti. Si è detto che Apple fosse disponibile all’acquisto dell’azienda per oltre 500 milioni di dollari – 400 in cash e 100 in azioni – ma è la stessa Cupertino a smentire questa ipotesi. A quanto pare, si è trattata di un’indiscrezione giornalistica priva di fondamento: Apple non avrebbe alcun interesse nel collaborare con Waze. Tuttavia, potrebbe aver messo già mano al portafoglio per una partnership ben più importante.
È un vero peccato constatare come non vi sia nulla di concreto per l’accordo tra Waze e Apple, perché il servizio avrebbe di certo giovato alle claudicanti Mappe di iOS 6. Waze, basandosi sulla segnalazione degli utenti e fornendo in real time informazioni precise su traffico, congestioni stradali o percorsi deviati, avrebbe rapidamente risolto i problemi di scarsa affidabilità della cartografia nell’era post Google Maps. Secondo rumor non confermati, però, pare che la Mela sia pronta a fare un’offerta per acquisire parte di TomTom, il leader del mercato della navigazione satellitare.
TomTom e Apple hanno già avviato una fitta collaborazione proprio con le Mappe di iOS 6, le cui indicazioni provengono dal colosso del GPS. Secondo quanto riporta CNet, tuttavia, Cupertino vorrebbe avere un controllo diretto sulla società, affinché non si verifichino più gli errori che tanto clamore hanno suscitato dal pubblico. Si è già detto in passato come lo stesso Cue abbia richiesto – e forse con metodi non propriamente accomodanti – maggiore impegno al partner, ma la soluzione di un’acquisizione parziale appare decisamente ghiotta. Difficile che TomTom accetti senza troppe riserve, considerata la sua posizione dominante, sempre che tale indiscrezione si certifichi come dotata di fondamento.
Insomma, le acque per le Mappe di iOS 6 rimangono ancora parecchio agitare, per un futuro che risulta ancora tutt’altro che prevedibile. Ce la farà Apple a rimediare ai propri errori e a rendersi finalmente paragonabile alle feature del rivale Google?