Ho deciso di aprire un canale su YouTube perchè intendo confrontarmi con voi sulla Scuola e sull’Università. Voglio accogliere idee, progetti, proposte, anche critiche. Una cosa però non farò mai: quella di difendere lo status quo o di arrendermi ai privilegi o agli sprechi. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare e lo dobbiamo fare insieme.
La firma è di Mariastella Gelmini e la presentazione è per il nuovo canale che il Ministro per la Pubblica Istruzione ha aperto su YouTube:
Interessante il fatto che il Ministro usi YouTube e abbia Google in bella vista sulla scrivania. No, non si pensa in alcun modo sia una markettara (al giorno d’oggi chi non usa Google? E chi non userebbe YouTube?), ma sono questi due espedienti semplici per aprire più facilmente un codice comunicativo comune con chi guarda. Due strumenti in bella vista da condividere, per parlarsi negli occhi, per partire da una base comune. Un metodo grezzo e semplicistico, forse, comunque chiaro e proficuo.
Ora: quanto può essere utile un canale su YouTube per discutere? Aprire un blog non sarebbe forse più saggio? Scrivere, invece che presenziare ad una registrazione, non favorirebbe la partecipazione e l’approfondimento? Qui si parla del mezzo e non del fine, occhio: sulla riforma in sé ci sono altri spazi, luoghi e modi per poter discutere.