Poche parole, ma quanto basta per lasciar intendere una volontà precisa: il Governo Monti si occuperà di Banda Larga sia perché utile, sia perché necessario, sia perché espressamente indicato dalla Commissione Europea. Nel discorso tenuto in giornata presso il Senato, quindi, il nuovo Presidente del Consiglio ha dato indicazioni precise: occorre investire, ma lo si fa con l’obiettivo di aumentare la produttività: la Banda Larga, insomma, è vista come una opportunità e questo segna già una grande differenza rispetto al passato.
Queste le parole di Monti in un estratto dal discorso al Senato: «Dal lato della spesa, un impulso all’attività economica potrà derivare da un aumento del coinvolgimento dei capitali privati nella realizzazione di infrastrutture. Gli incentivi fiscali stabiliti con legge di stabilità sono un primo passo, ma è anche necessario intervenire sulla regolamentazione del project financing, in modo da ridurre il rischio associato alle procedure amministrative. Occorre inoltre operare per raggiungere gli obiettivi fissati in sede europea con l’Agenda digitale».
Coinvolgimento dei privati, realizzazione delle infrastrutture, incentivi fiscali, riduzione del rischio: con queste chiavi il Governo auspica di poter sbloccare i lavori per la costruzione di una nuova rete a banda larga che consenta di aumentare le performance e diminuire il digital divide sul territorio.
Tutto ciò sarà nelle mani di Corrado Passera, neo-Ministro per lo Sviluppo Economico e le Infrastrutture, il quale ha già fatto sapere che il suo coinvolgimento con vari gruppi del settore non sarà un ostacolo poiché dimostrerà con i fatti come non vi sia alcun conflitto di interesse in ballo. Il Governo del “fare” ha già mosso un primo passo, insomma: un indizio chiaro lanciato al mercato, in attesa di provvedimenti ed indicazioni concrete.