Siamo una valida risorsa per il giornalismo. Partendo da questo presupposto, nella giornata di ieri la manager di Google, Marissa Mayer, ha esposto il punto di vista della sua società sul futuro dei giornali online dinanzi al Comitato per le Comunicazioni, Tecnologia e Internet del Senato statunitense. La testimonianza ufficiale giunge in un periodo molto delicato nei rapporti tra Mountain View e i principali editori di riviste e quotidiani, che accusano il famoso motore di ricerca di lucrare sui loro contenuti.
«Google News e Google Search forniscono un servizio gratuito di valore per i giornali online, rinviando i lettori interessati versi i loro siti web a una media di più di un miliardo di clic al mese. I giornali utilizzano quel traffico per aumentare il loro numero di lettori e generare introiti aggiuntivi» ha dichiarato la Mayer al suo uditorio in Senato. Attraverso il suo responsabile per le ricerche e il comparto news, Google ha dunque riaffermato la propria linea difensiva ricordando come la pubblicazione parziale degli articoli prodotti dai giornali online nelle sue pagine sia un’ottima vetrina per dirottare i lettori verso i siti di informazione veri e propri.
In seguito, Marissa Mayer si è spinta oltre ricordando quanto i lettori siano ormai abituati a leggere i singoli articoli, senza considerare spesso il resto dell’offerta informativa fornita dal portale di un quotidiano o di una rivista: «Quando si crea un articolo per l’informazione online, l’editore deve tenere in considerazione che il lettore possa accedere unicamente a quell’articolo, indipendentemente dal resto della pubblicazione. Affinché un articolo possa stare in piedi da solo occorre fornire una valida contestualizzazione per i lettori che si informano per la prima volta su un dato argomento, e al tempo stesso occorre mettere in evidenza le informazioni più recenti per coloro che hanno già seguito la notizia in precedenza. Occorre anche un differente approccio sulla monetizzazione: ogni singolo articolo dovrebbe essere in grado di sostenersi da solo. Questi cambiamenti richiederanno la sperimentazione di nuove soluzioni sulle modalità di consegna delle notizie online e sul modo di fare advertising».
Secondo Google, il vero problema per gli editori non è dunque la presenza di link e riassunti sul suo servizio Google News, ma semmai la mancanza di una strategia consona per rendere più moderna e redditizia la loro offerta informativa. Articoli in grado di fornire un quadro completo su un dato fatto, e accompagnati da una serie di annunci pubblicitari pertinenti e incisivi, potrebbero rivelarsi molto utili nell’attirare un maggior numero di lettori e di investimenti per l’advertising.
Alle dichiarazioni di Marissa Mayer presso il Senato statunitense si aggiungono le parole di Matt Brittin – responsabile di Google UK – che in un recente incontro ha sottolineato come il programma Google AdSense consenta a numerosi giornali di aumentare i propri introiti derivanti dall’advertising. Stando ai dati forniti dal responsabile della divisione britannica di Google, le ricerche online dei contenuti prodotti da riviste e giornali sono aumentate di circa il 500% in un anno, a dimostrazione di quanto sia importante Mountain View per veicolare nuovi lettori e dunque nuove impression nei siti di informazione.
Nonostante le accese polemiche delle ultime settimane, Google continua a seguire la propria strada e ha da poco apportato alcune importanti modifiche alla versione statunitense di Google News. L’organizzazione dei contenuti è stata sensibilmente ripensata per offrire un’esperienza d’uso più semplice e di maggiore impatto ai lettori. Oltre ai link e ai riassunti delle principali notizie, nelle pagine del nuovo Google News sono state inserite le funzioni “Featured Photo” e “Featured Video”, con le immagini più importanti della giornata. Anche le pagine dei risultati propongono una diversa organizzazione dei link, tesa a rendere più evidenti i contenuti e la loro importanza. Il nuovo design sembra essere al momento in fase di sperimentazione ed è dunque affiancato alla precedente versione di Google News.