Mark Zuckerberg ha annunciato pubblicamente il proprio impegno filantropico nel momento stesso in cui dalle parole è passato ai fatti: una generosa donazione è infatti stata depositata per far fede ad un impegno che Zuckerberg e la propria dolce metà Priscilla hanno siglato in tempi non sospetti, quando ancora Facebook non era un gruppo quotato in borsa e quando il social network ancora era una realtà da consolidare presso gli ambienti dell’alta finanza.
Le si possono definire “buone azioni” sotto ogni punto di vista: perché sono atti caritatevoli e perché di azioni vere e proprie si parla. Quel che Zuckerberg ha donato, infatti, è un pacchetto pari a 18 milioni di azioni Facebook, alleggerendo così la propria quota in favore della “Silicon Valley Community Foundation”. E non si tratta certo di una donazione da poco: al valore attuale, 18 milioni di azioni significano qualcosa come 498,8 milioni di dollari. Cosa che lo stesso Zuckerberg spiega così sul proprio profilo:
Due anni fa, Priscilla ed io abbiamo siglato il Giving Pledge, impegnandoci a donare la maggior parte del denaro che avremmo guadagnato in beneficenza. Il nostro primo grande progetto è relativo alla riforma dell’istruzione con Startup: Education in Newark, NJ. sono veramente orgoglioso del lavoro che è stato fatto, aiutando leader come il Governatore Chris Christie ed il sindaco Cory Booker a siglare il più avanzato contratto per gli insegnanti della nostra nazione, aprendo quattro nuovi distretti scolastici di scuola secondaria ed 11 nuove scuole primarie ed altro ancora.
Oggi, al fine di aiutare la fondazione per nuovi progetti, abbiamo donato 18 milioni di azioni Facebook […].
Formazione scolastica e salute: sono questi gli obiettivi che Zuckerberg vede per il denaro offerto. E sono questi gli ambiti su cui intende focalizzare i propri sforzi nel tentativo di rendere la propria ricchezza un bene comune. Un approccio il cui imprinting viene da Bill Gates, il quale porta avanti con The Giving Pledge l’impegno di donare ricchezza in impegni filantropici (riuscendo ad ottenere già importanti assensi da parte di nomi quali Warren Buffett).