Mark Zuckerberg difende il proprio impero e lo fa in prima persona, appostandosi all’entrata del fortino per respingere tutte le malelingue che in queste settimane stanno aspramente contestando il gruppo per il fallimento dimostrato a Wall Street. E per difendere la propria azienda, Mark Zuckerberg passa all’attacco parlando in prima persona con una promessa solenne formulata per tranquillizzare i mercato e calmierare la caduta del valore azionario del titolo FB.
Quel che Mark Zuckerberg annuncia in pompa magna ed a titolo di totale ufficialità (la sua presa di posizione è indicata nero su bianco su di un documento consegnato alla Security and Exchange Commission) è la volontà di non vendere proprie azioni per il prossimo anno. Per 12 mesi ancora, insomma, il numero uno del social network più ampio al mondo si terrà in mano l’intero proprio capitale azionario, rinuncerà a monetizzare la ricchezza accumulata con la propria idea e tenta così di instillare fiducia negli investitori. La prima conseguenza diretta sta nell’evitare di immettere ulteriore offerta sul mercato azionario, il che fungerebbe altrimenti da deleterio stimolo ulteriore al ribasso. Inoltre l’appostamento di vedetta di Zuckerberg funge da garanzia: il capitano non abbandona la nave e, anzi, vi scommette su la propria intera posta.
Le azioni Facebook aprirono in Borsa a quota 38 dollari circa nel mese di maggio con punte di acquisto a 45 dollari. A distanza di 4 mesi il valore si è già più che dimezzato e le prospettive non sembrano essere delle migliori in virtù della sfiducia strisciante che si sta avvinghiando al progetto. L’ultima chiusura sul listino di Wall Street attesta il valore a 17,73 dollari.