La giornata della protesta anti-SOPA è stata animata dalle proteste di Google, WordPress, Mozilla ed altri gruppi. Anche Microsoft ha preso posizione nel pomeriggio, arrivando in extremis sulla questione presentando a tutti la propria posizione con un certo equilibrio avanzando il medesimo approccio costruttivo suggerito dalla Casa Bianca. Quando ormai il tramonto scendeva sulla giornata, anche Mark Zuckerberg ha voluto far sapere la propria opinione, schierando Facebook (pur se con certo qual ritardo) tra gli oppositori alla proposta di legge.
Facebook si schiera contro la SOPA ed a portare avanti la posizione del gruppo è il numero uno Mark Zuckerberg. Le sue parole raccolgono 75 mila “mi piace” in appena 10 minuti, permettendo così a Zuckerberg di cavalcare l’onda lunga dell’anti-SOPA che per tutto il giorno ha permeato la rete grazie alla protesta. Per sottolineare ulteriormente la propria posizione, Zuckerberg ha addirittura caricato un messaggio su Twitter, utilizzando così per la prima volta con vera finalità comunicativa il proprio account sul social network rivale: un segno di apertura, di per sé, significativo.
Queste le parole di Zuckerberg:
Internet è il più potente strumento che abbiamo per creare un mondo più aperto e connesso. Non possiamo permettere che leggi mal formulate segnino lo sviluppo di Internet. Facebook si oppone a SOPA e PIPA e continueremo ad opporci a qualsiasi legge che possa gravare su Internet.
Il mondo necessita di leader politici che siano pro-Internet. Abbiamo lavorato con molte persone nei mesi per una migliore alternativa alla proposta corrente. Ti suggerisco di approfondire il problema e di dire al vostro rappresentante al Congresso che voi siete pro-Internet.
Una posizione senza “se” e senza “ma”, insomma. Tutto ciò, però, in sospetto ritardo rispetto alle prese di posizione altrui e soltanto dopo il ritiro della proposta di legge e lo spostamento del dibattito al mese di febbraio.
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