Mentre nelle sale incassa milioni di dollari “The social network“, il film di David Fincher, negli USA tutti sono tornati a chiedersi chi sia veramente Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook. Un nerd disadattato diventato per caso multimiliardario? Oppure un cinico opportunista ossessionato con qualche velleità da guru? Insomma, tra i due poli opposti delle personalità dell’era informatica, assomiglia di più a Bill Gates o a Steve Jobs?
Da ieri notte questa domanda ha più senso, perché Zuckerberg è entrato nell’olimpo pop di chi può fregiarsi di essere diventato un personaggio dei Simpsons, proprio come il fondatore di Microsoft e il guru di Apple prima di lui.
Nella 22esima puntata della stagione in corso vediamo la figlia di Homer partecipare a un Expo imprenditoriale sull’importanza dell’istruzione. Per dimostrare al suo amico Nelson quanto è importante l’istruzione, i due incontrano in uno stand nientemeno che il fondatore di Facebook. E qui comincia lo show.
Zuckerberg, infatti, alla precisa domanda di Lisa su come una formazione superiore lo abbia aiutato a riuscire nella vita, ammette di aver abbandonato Harvard. Nelson approva, dicendo “earning than learning!” (meglio guadagnare che studiare). “Hell yeah!” – risponde Zuckerberg. “Il modo migliore per ottenere una laurea è honoris causa, baby!”. Per rafforzare la sua teoria, Zuckerberg non esita a citare un altro VIP senza una laurea. Indovinate chi? Proprio Bill Gates.
Insomma, una bella presa in giro del personaggio e soprattutto una stoccata feroce alla donazione da 100 milioni di dollari alle scuole del New Jersey annunciata pochi giorni fa nel salotto televisivo per eccellenza, quello di Oprah. Gesto che molti commentatori hanno collegato alla necessità di correggere l’immagine non proprio edificante ritratta nel film.
La macchina mediatica stritola-tutto ha insomma preso tra le sue grinfie anche il fin qui silenziosissimo Zuckerberg, che ha concesso interviste col contagocce e ha sempre mostrato una certa insicurezza nel parlare e confidarsi in pubblico.
Ma i tempi cambiano e ormai il suo social network è diventato troppo grande. Prima la televisione, poi il cartone animato. Zuckerberg sta diventando, forse suo malgrado, un’icona pop.
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