Chi lavora nel mondo del Web e del Web Marketing negli ultimi anni si è spesso confrontato con la necessità di raggiungere un alto numero di contatti, in altre parole di avere un’audience di ampio respiro.
L’entrata in scena dei social network e il riscontro della veridicità del concetto di “coda lunga” che sposta l’attenzione dal mercato di massa alle piccole nicchie specializzate, suggerisce l’importanza di un approccio diretto, quasi “uno a uno” nei confronti del mercato.
Leggendo le dieci regole, o sarebbe meglio dire consigli, di un noto sito dedicato al marketing online, si capisce quanto il social marketing sia faticoso e, se vogliamo, quanto vada contro le logiche del marketing tradizionale che tende con un unico evento mediatico a colpire un target molto ampio.
“Passare 15 minuti al giorno contattando via messenger gli utenti” è da considerarsi un elemento di una strategia di comunicazione dal basso adatta solo a realtà piccole che, per ovvi motivi economici, non possono permettersi spot in TV, o è anche una freccia in più nella faretra di grandi aziende?
Una buona interpretazione di questi fenomeni e delle opportunità reali che derivano da un approccio Web 2.0 al marketing è data nel libro Wikinomics.