Roberto Maroni, attuale Ministro degli Interni, in una manifestazione tenutasi a Varese, è tornato a parlare del file sharing e delle eventuali sanzioni da applicare ai pirati.
Come in passato, il capo del Viminale ha ribadito che nei confronti degli sharer si deve applicare una “totale tolleranza”, bisognerebbe escogitare un sistema dove mediante la pubblicità si possa “far cassa”, ovvero qualcuno possa scaricare gratuitamente e nel contempo possa essere attribuita la giusta remunerazione all’artista per pagamento del diritto d’autore.
Secondo il Ministro è necessario creare un mercato che vada di pari passo con le esigenze reali e attuali per aiutare l’industria musicale ormai in crisi da diverso tempo (ad esempio diminuendo l’aliquota IVA sui dischi anche perché sono i supporti musicali ad essere in crisi e non la musica).
Secondo Maroni la soluzione non sarebbe quella di minacciare e reprimere gli internauti che si affidano ai circuiti offerti dal P2P, ma quella di rispettare innanzitutto una tecnologia (il peer to peer) che ha delle potenzialità eccezionali e nello stesso tempo non criminalizzare la comunità che in Rete condivide materiale protetto da copyright poiché nel Web, il libero scambio di idee e di informazioni rispecchia l’indice democratico di un Paese.