La storica casa di fumetti Marvel negli ultimi anni ha iniziato un processo di diversificazione e di digitalizzazione del suo business che sta cominciando a dare i suoi frutti anche se non tutto va come previsto. I numeri del successo possono essere un boomerang.
Il caso più curioso è quello di Iron Man, l’ultimo film co-prodotto dalla casa di fumetti che ha inventato il personaggio, il cui successo incredibile sia in sala che in Blu Ray è stato talmente devastante ed improvviso da arrivare prima del previsto, scombussolando le aspettative degli analisti. Se allora il prossimo quarto sarà migliore di quanto indicato nelle stime della vigilia, quel surplus non finirà però nel trimestre seguente le cui aspettative saranno dunque inevitabilmente tradite.
Si tratta di circa 60 milioni di dollari portati nelle casse solo dal film con Robert Downey Jr., ma il problema è che se ora i profitti di fine 2008 arriveranno a 670 milioni contro i 480 previsti, nel 2009 è probabile che la società raggiunga i 460 milioni e non i 610 che gli analisti si aspettavano. E purtroppo la casa non intravede altri film da cui trarre profitto prima del 2010.
Dall’altro lato anche la digitalizzazione del loro business più tradizionale, cioè i fumetti, comincia a decollare provocando qualche problema. Solo per il 2008 la Marvel ha investito circa 4 milioni di dollari nell’attività e ne pianifica altri 6 per il prossimo anno. In totale dunque 10 milioni in due anni, investimenti che non torneranno indietro prima del 2011 sostiene il CFO Kenneth West: «I primi contributi dai media digitali saranno una combinazione di pubblicità e sottoscrizioni».
Intanto però a livello di vendite la cannibalizzazione si sta cominciando a materializzare per merito di un progetto ben strutturato e di un’attività ben avviata.