Un’ondata di panico ha travolto migliaia di clienti Mastercard in tutto il mondo domenica 9 marzo 2025, quando un improvviso malfunzionamento del circuito ha paralizzato le transazioni sia online che nei punti vendita fisici per circa due ore.
Il disservizio, manifestatosi principalmente tra le 9.00 e le 11.00 ora italiana, ha colpito in modo particolare paesi come Regno Unito, Giappone, Australia e Ucraina. La piattaforma Downdetector ha registrato un’impennata di segnalazioni, con utenti impossibilitati a completare persino le più basilari operazioni di pagamento.
L’impatto è stato particolarmente significativo nell’emisfero orientale, dove il problema si è verificato durante le ore serali. Gli australiani, in particolare, si sono trovati in seria difficoltà non potendo concludere acquisti essenziali o pagamenti programmati.
In Italia, complice la tradizionale quiete domenicale, i disagi sono stati relativamente contenuti. Tuttavia, non sono mancate le difficoltà: dai bar del centro di Milano agli acquisti su Amazon, numerosi utenti si sono visti respingere i propri tentativi di utilizzo delle carte di credito.
La normalità è stata ripristinata intorno alle 11.00, quando il sistema ha ricominciato a funzionare correttamente. Nonostante la rapida risoluzione, l’episodio ha evidenziato le fragilità dei sistemi di pagamento digitale, sottolineando l’importanza di avere sempre a disposizione metodi di pagamento alternativi.
Il silenzio di Mastercard sulle cause del malfunzionamento ha alimentato dubbi e perplessità tra gli utenti. L’assenza di una comunicazione ufficiale ha posto l’accento sulla necessità di una maggiore trasparenza da parte dei colossi dei servizi finanziari nella gestione di problemi globali.