Avere 13 rilasci sulle spalle e non sentirli. Puntuale come sempre il team Canonical ha rilasciato Ubuntu 10.10, nome in codice Maverick Meerkat, la nuova versione della distribuzione GNU/Linux di origini sudafricane. Quella che ha segnato una sorta di rivoluzione nel mondo del pinguino si presenta ai nastri di partenza ricca di novità, e non tradisce le aspettative degli utenti.
Sin dal primo avvio del sistema operativo, tramite la modalità LiveCD è possibile riconoscere la mano degli ingegneri facenti capo alla società creata da Mark Shuttleworth: il processo di installazione è stato ridotto all’osso permettendo anche a chi è ancora alle prime armi con Linux di installare Ubuntu grazie alla breve procedura guidata che precede la copia dei file.
Ubuntu 10.10 coniuga velocità ed estetica, funzionalità ed affidabilità: con un parco software sempre fresco e ricco di utili applicazioni, un look accattivante e personalizzabile in ogni suo aspetto, ed un cuore basato sull’ultima edizione del Kernel Linux (2.6.35) riesce ad offrire ottime prestazioni e a rappresentare una valida alternativa nel mondo dei sistemi operativi.
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I cantieri sono stati aperti per 6 mesi, il tempo stabilito da Canonical per il rilascio delle nuove edizioni di Ubuntu e tra gli operai che hanno reso ancora più stabile e veloce la distribuzione hanno trovato spazio anche gli esperti di design: una carrellata di nuovi sfondi, un nuovo font per i caratteri di sistema ed i temi grafici già visti nella precedente versione compongono un mix che fornisce all’occhio quell’appeal di cui ogni prodotto di successo necessita.
Sempre presente tra le parole chiave che ne hanno sempre contraddistinto lo sviluppo v’è la semplicità. Ed in Maverick Meerkat significa soprattutto una più semplice procedura di installazione dei software: l’Ubuntu Software Center, dopo aver fatto il suo ingresso sul palcoscenico alcune release fa, si presenta come canale principale per installare in maniera rapida e facile nuove applicazioni. Una serie di ritocchi all’interfaccia grafica rendono tale strumento maggiormente intuitivo, e sotto al cofano il motore del sistema di gestione software è stato rifornito di nuova energia.
In chiave netbook, invece, si registra l’arrivo di Unity, un’interfaccia ottimizzata per gli schermi dalle dimensioni ridotte tipiche dei mini-computer. Per recuperare pixel vitali all’ergonomia dell’interfaccia grafica, gli sviluppatori hanno deciso di riorganizzare l’intero desktop, sfruttando nuovi spazi ed eliminando inutili sprechi.
In un panorama tecnologico in cui i dispositivi touchscreen rappresentano una realtà più che affermata, non c’è da sorprendersi della volontà di Canonical di fornire la propria distribuzione di tutti gli strumenti necessari a supportare tale tecnologia. Grazie ad uTouch, infatti, è ora possibile utilizzare display multitouch ed eseguire le celebri gesture, che permettono di utilizzare più dita per eseguire determinate operazioni.
Ubuntu 10.10 è disponibile per il download tramite i mirror ufficiali di Canonical: le edizioni disponibili sono ottimizzate per architetture x86 da un lato, ed x86-64 dall’altro. Per chi dovesse preferire invece un ambiente desktop alternativo, può provare Kubuntu 10.10 (x86 – x86-64), basato su KDE.