«Militari del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche di Roma e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, unitamente a Finanzieri dei Comandi Provinciali di Caserta, Milano e Alessandria, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, stanno svolgendo una vasta operazione volta a smantellare un’organizzazione criminale dedita all’abusiva intromissione nel sistema informatico e telematico di alcuni dei principali operatori telefonici, quali Telecom, Vodafone e H3G». L’annuncio arriva direttamente dalla Guardia di Finanza, la quale spiega come un’organizzazione sia riuscita a frodare i maggiori carrier italiani portando in cassa decine di milioni di euro.
L’operazione si è strutturata su circa 40 perquisizioni domiciliari per altrettanti soggetti indagati: due anni di indagini coordinate da Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche del Corpo e Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Napoli hanno permesso di portare a galla il complesso meccanismo che ha permesso ai malintenzionati di mettere in piedi una strategia così confezionata:
- utilizzo/acquisizione fraudolenta delle credenziali di accesso riservate agli operatori di Call Center (quest’ultima avvenuta per mezzo di key-logger e programmi atti al controllo remoto di postazioni informatiche);
- attivazione di promozioni non autorizzate su utenze di telefonia mobile dei rispettivi operatori, accese in favore di nominativi di fantasia e/o la cui identità è risultata utilizzata abusivamente;
- “monetizzazione”, pressoché immediata, del traffico telefonico così illecitamente ottenuto:
- per diretta vendita “scontata” del credito stesso, caricato su schede destinate alla consumazione in servizi telefonici ordinari (traffico voce, dati, etc.);
- per riversamento e spendita verso numerazioni a valore aggiunto di società compiacenti, per fatturazione a debito degli importi contrattualmente maturati a seguito dei servizi a maggiorazione erogati.
Insomma: entravano nel “sistema” con credenziali autentiche trafugate, creavano offerte su nominativi di fantasia e sfruttavano il vantaggio relativo vendendo il traffico ricavato. Telecom Italia, Vodafone e H3G sono da considerarsi parti lese e grazie alla collaborazione dei carrier le autorità sono infine giunte a smascherare i responsabili e smantellare la clamorosa truffa messa in atto.
«Le condotte contestate», spiega la Guardia di Finanza nel comunicato ufficiale diramato, «vanno dall’associazione per delinquere, all’abusiva introduzione nel sistema telematico dei diversi gestori di telefonia coinvolti, alla truffa informatica ai danni dei gestori».