Ci sono estensioni di dominio che, ad una prima occhiata, dovrebbero immediatamente solleticare l’attenzione dell’utente e consigliare prudenza. Sono questi i .com, anzitutto, ma il dato è relativo poiché trattasi del dominio più diffuso al mondo e per logica statistica anche quello potenzialmente meno sicuro.
Al .com, inoltre, si affiancano una serie di domini minori. Un’analisi McAfee estesa su 27 milioni di siti web ha composto uno spaccato del settore sottolineando quelli che sono i Tld a cui prestare maggiore attenzione. Ad emergere dal mucchio è anzitutto il dominio .vn relativo al Vietnam: se nel 2009 soltanto lo 0.9% dei siti .vn risultava in qualche modo pericoloso, oggi l’indice si sposta al 29.4%: ben il 58% dei domini .vn esistenti sono un pericolo potenziale a cui prestare massima attenzione. In seconda posizione si posizione il Camerun (.cm, facilmente confondibile pertanto con “.com” dall’occhio umano), seguito da Armenia (.am), Isola del Cocco (.cc) e Russia (.ru). «Il report ha inoltre rivelato che il 6,2% dei 27 milioni di siti web analizzati rappresenta un pericolo per la sicurezza, in aumento rispetto al 5,8% dello scorso anno».
Spiega Paula Greve, director of web security research di McAfee Labs: «Questo report evidenzia quanto rapidamente i criminali informatici modificano le proprie tattiche per attrarre le vittime ed evitare di essere catturati. Lo scorso anno, il dominio .VN del Vietman era un dominio relativamente sicuro, mentre quest’anno è salito al terzo posto tra i più pericolosi. I criminali informatici colpiscono regioni dove registrare i siti web è economico e conveniente e si corre il rischio minore di essere scoperti. Un dominio considerato sicuro un anno, può trasformarsi in pericoloso l’anno successivo».
Tra i domini più sicuri si annoverano ad oggi i .travel ed i .edu. Tra quelli relativi a stati nazionali il più sicuro è invece quello giapponese “.jp“. McAfee ha messo a disposizione inoltre una mappa interattiva dalla quale il “.it” emerge come un dominio relativamente sicuro con appena uno 0.3% di unità pericolose registrate dalla scansione online.
«Le aziende possono aiutare gli utenti a navigare sui siti web pericolosi aggiungendo la funzionalità di valutazione della reputazione del web alle proprie altre difese. Anche coloro che gestiscono TDL pericolosi possono apprendere informazioni utili dal report. È possibile trasformare una reputazione pericolosa o mantenerne una positiva»: identificare un problema è il primo passo per risolverlo.