A distanza di poche settimane dal precedente incidente firmato BitDefender, un nuovo grave intoppo ha coinvolto migliaia di utenti utilizzanti Windows XP. In questo caso nasce tutto in casa McAfee: il problema è stato causato dalla casa di produzione antivirus, da cui è giunto un update che ha brutalmente fermato le macchine colpite a causa di un problema nell’identificazione di un virus.
L’aggiornamento ha semplicemente confuso una legittima componente di Windows per un virus da mettere in quarantena. Il file SVCHOST.exe, infatti, è stato stranamente identificato come il virus W32/Wecorl.a. Le conseguenze sono state letali per le macchine che avevano installato l’update: in taluni casi è iniziato un reboot continuo, in altri le macchine sono state portate al crash. In entrambi i casi ogni operazione sul terminale è divenuta impossibile di fronte all’ovvio sconcerto di quanti hanno pensato di essere vittime di una pericolosa infezione.
L’aggiornamento è rimasto online per 4 ore prima che McAfee provvedesse al ritiro sollecito a seguito delle prime segnalazioni di blocco. Ad essere maggiormente colpite dal problema sono state soprattutto le grandi strutture (da alcuni comparti Intel fino ad ospedali, carceri e scuole) per un totale difficilmente calcolabile di qualche decina di migliaia di terminali knock-out. Una prima stima Engadget indica tra le 30 e le 60mila unità colpite.
McAfee ha in seguito chiesto venia per l’errore, ha sminuito la portata del problema ed ha elargito le istruzioni necessarie per il ripristino del sistema. Il report conferma come l’aggiornamento 5958 DAT fosse fallace ed identificasse un falso positivo, consigliando quindi di non riavviare il terminale nel caso in cui l’update indicato fosse già stato scaricato. Quanti si trovano colpiti dal problema debbono installare l’apposito Recovery SuperDAT, piccolo applicativo in grado di sistemare ogni cosa annullando gli interventi dell’update precedente.
Il gruppo si assume ogni responsabilità per il problema arrecato, ma non intende andare oltre: «Gli errori succedono. Nessuna scusa». Parola di Barry McPherson, executive vice president for customer service McAfee.