La prima reazione non era stata delle migliori, molto meglio la seconda: McAfee si propone di rimborsare i costi di manutenzione a cui ha costretto la propria utenza a seguito dell’invio di un aggiornamento software che ha mandato in tilt decine di migliaia di sistemi Windows XP.
Una volta scoperto il problema, McAfee aveva subito ritirato l’aggiornamento per evitare che il guaio dilagasse determinando danni ulteriori. Poi una presa di posizione poco simpatica, che l’utenza non ha probabilmente gradito: «Gli errori succedono. Nessuna scusa». Dopo la presa di posizione di Barry McPherson, executive vice president for customer service McAfee, il gruppo sembra però voler cambiare rapidamente rotta ed un nuovo messaggio tende la mano all’utenza proponendosi di mitigare il guaio combinando ed assumendo in capo all’azienda ogni responsabilità per quanto accaduto.
«Se sei uno dei pochi utenti McAfee che ha un pc inutilizzabile come risultato del file di aggiornamento rilasciato la scorsa settimana, vogliamo sinceramente scusarci per l’inconveniente. La nostra immediata priorità è rivolta a ripristinarlo». Il messaggio pubblicato online indica quindi due passi da compiere: l’individuazione di un numero di supporto locale (02 45281510 per l’Italia, dal Lunedì al Venerdì in orario 9-18) con il quale provare il protocollo di ripristino previsto dalla casa madre o l’utilizzo di un apposito fix da installarsi tramite un CD (da prodursi su un pc funzionante o messo a disposizione da McAfee).
Nel caso estremo per cui ancora il problema non sia stato risolto, McAfee si propone di rimborsare ogni spesa per eventuali ulteriori interventi tecnici. In più, per scusarsi del problema, la compagnia estende l’abbonamento per un biennio, a titolo gratuito. «Ci stiamo impegnando affinché il problema possa essere risolto per tutti i nostri utenti nel mondo nel più breve tempo possibile». Il nuovo approccio costruttivo appare più utile rispetto al precedente, però.