Alcune grandi catene di fast food e caffetterie come Taco Bell, Starbucks, Chick-fil-A e Dunkin’ Donuts già da tempo permettono ai loro clienti di ordinare e pagare con lo smartphone. A partire dal prossimo anno la stessa modalità di acquisto sarà offerta anche da McDonald’s all’interno dei territori di Stati Uniti, Australia, Canada, Francia e Regno Unito. Già confermato che l’iniziativa arriverà poi in un secondo momento a interessare altri paesi.
Becca Hary, portavoce del gruppo, ha dichiarato attraverso le pagine di Business Insider che la tecnologia debutterà in circa 20.000-25.000 ristoranti a livello mondiale entro il 2018. I vantaggi sono presto spiegati: tempi pressoché azzerati per effettuare gli ordini e attesa fortemente ridotta per la consegna del cibo. A parlare del servizio è stato per la prima volta il CEO Steve Easterbrook, nel mese di luglio, spiegandone le modalità.
I clienti potranno scegliere cosa mangiare ancor prima di arrivare al ristorante, a casa o mentre si trovano in viaggio, inviando la propria richiesta tramite dispositivo mobile. Gli addetti sapranno quando è il momento giusto per iniziare a mettere hamburger, patatine e bibite sul vassoio (o nel sacchetto da asporto) basandosi sulle informazioni di geolocalizzazione ricevute direttamente dal cliente. In altre parole, quando ci si avvicina al McDonald’s, lo smartphone avvisa gli addetti alla cucina in maniera del tutto automatica. È poi possibile scegliere se consumare il pasto all’interno del ristorante oppure portarlo a casa. Anche il processo di pagamento verrà gestito interamente tramite l’applicazione mobile.
Il sistema è già stato testato con successo lo scorso anno dall’azienda in 22 attività di Columbus (Georgia) e ora è pronto ad effettuare il suo debutto su scala globale, anche se con un significativo ritardo rispetto a quanto fatto dalla concorrenza.